Augusta Masters, Hoffman domina la prima giornata

Golf

Stefano Olivari

L'americano Charley Hoffman sui campi di Augusta durante la prima giornata del Masters 2017 (Getty)

Il quarantenne americano ha girato al clamoroso ritmo di 7 colpi sotto il par, ma quasi tutti i grandi favoriti sono partiti bene. Male Francesco Molinari, settantacinquesimo, mentre circondato dal mistero è il forfait del numero uno del mondo Dustin Johnson

La prima giornata dell’Augusta Masters è stata segnata dal vento, dalla partenza sprint di quasi tutti i favoriti e soprattutto dal forfait di Dustin Johnson. La sua partecipazione era in dubbio a causa di un misterioso incidente domestico che gli avrebbe fatto prendere una botta alla schiena e poco prima dell’inizio del Masters il dubbio è diventato certezza: il numero uno del mondo, in formissima dopo tre tornei consecutivi vinti, non potrà lottare per la giacca verde. È presto per fare illazioni, ma i precedenti di Johnson inducono a pensare che la vicenda avrà sviluppi.

HOFFMAN

Dopo il primo giro in testa c’è a sorpresa l’americano Charley Hoffmann, con un 65 (meno 7 rispetto al par) eccellente ma realizzato in calando: trovarlo domenica nei piani alti della classifica è altamente improbabile, ma un giorno di prime pagine il numero 52 del ranking PGA se lo è guadagnato. La partenza di Hoffmann ha ricordato quella del 2015 di Jordan Spieth, ma nessuno degli addetti ai lavori scommette su di lui, che solo una volta è arrivato nei primi 10 in un major. Ed ha già 40 anni… Certo è che da 62 edizioni nessuno faceva un primo giro così, con prime buche clamorose che lo hanno portato anche ad un certo punto a comandare di 10.

FAVORITI

Dietro di lui di 4 colpi William McGirt e di 5 Lee Westwood. I grandi favoriti diventano quindi i campioni che fra maltempo e altro sono riusciti in qualche modo a salvare la pelle. Su tutti Phil Mickelson, Justin Rose e Sergio Garcia (unico dei 93 partenti a non avere bogey), a quota 71 colpi, uno sotto il par, insieme ad altri cinque. Dietro di loro hanno girato esattamente sul par Pieters, Casey, Kuchar e un Rory McIlroy che fra alti e bassi è stato forse il giocatore che ha datto più emozioni. Vicini, a 73 (quindi più 1 sul par) sono anche Fowler, Willett, Thomas e Rahm. Insomma, 25 giocatori hanno girato 1 sopra il par o meglio, segno che quasi tutti quelli veri si sono presentati ad Augusta molto centrati fin da subito e che il livellamento è verso l'alto. Tutti tranne Spieth, che non ha giocato male ma è stato zavorrato da un quadruplo bogey alla buca 15 (un par 5).

MOLINARI

Male Francesco Molinari, anche rispetto all’obbiettivo di superare il taglio. Ha iniziato già ad handicap, con due bogey nelle prime tre buche e un doppio bogey alla 4, poi ha dato qualche segnale di risveglio ma recuperare al Masters è sempre difficilissimo. Il settantacinquesimo posto a pari merito con altri dieci (più 6 sul par) gli impone un venerdì da fenomeno. Il distacco sarebbe forse recuperabile, ma i giocatori davanti sono troppi.