Mondiali St. Moritz, si parte col Super G donne

Sci

Elisa Calcamuggi

Sofia Goggia festeggia sul podio (Getty)
sofiagoggia_scialpino_getty

Al via a St. Moritz i Mondiali di sci alpino. L’Italia si presenta con 26 podi complessivi ottenuti quest'anno in Coppa del Mondo. La più attesa è Sofia Goggia: “In pista metterò serenità e consapevolezza", promette

Scattano i Mondiali di sci alpino a St. Moritz: non è la prima volta che la località dell’Engadina ospita questa manifestazione perché la prima edizione si volse qui nel 1934, poi nel 1948, nel 1974 e infine nel 2003.

Miglior risultato - Per l’Italia la spedizione più vittoriosa è stata quella del 1974 con 2 ori e 1 bronzo con un certo Gustav Thoeni che si è laureato campione del mondo sia in gigante sia in speciale riportando l’Italia sul gradino più alto del podio iridato ben 24 anni dopo Zeno Colò. Piero Gros ha vinto il bronzo in gigante.

L'ultima volta - Nel 2003 Giorgio Rocca e Denise Karbon hanno tenuto alto l’onore azzurro aggiudicandosi rispettivamente il bronzo nello slalom maschile e l’argento nel gigante femminile.

L'unica medaglia
- Dell’edizione del 1934 pochi ricordano il protagonista azzurro, unico che portò a casa una medaglia per l’Italia: Ido Cattaneo, originario della provincia di Como ma trasferitosi a St. Moritz per lavoro, vinse il bronzo in discesa libera.

Preparazione al Mondiale
- E ora nel 2017 arriviamo al Mondiale con 26 podi in Coppa del Mondo e questo fa ben sperare soprattutto perché i risultati sono arrivati da discipline diverse e atleti diversi. L’unica che è andata oltre le aspettative è Sofia Goggia : 9 podi in stagione ottenuti in 4 diverse specialità. L’unica cosa che le è mancata è stata la vittoria e chissà che il Mondiale sia l’occasione giusta.

Super Lara - Le gare iniziano con il super g femminile che quest’inverno ha avuto una grande protagonista: Lara Gut. La svizzera guida la classifica di Coppa del Mondo di specialità e ha vinto 3 dei 4 super g disputati. E’ caduta a Cortina, quando i suoi intermedi erano i migliori, riportando un ematoma alla gamba. Ora sta facendo fisioterapia ogni giorno e non si sbilancia sul risultato in gara perché attorno a lei, qui in Svizzera, c’è davvero molta attenzione e la pressione può giocare brutti scherzi.

Le altre favorite -
Da tenere d’occhio sono Ilka Stuhec slovena con la particolarità della mamma skiman, Lindsey Vonn americana perché anche se è tornata da poco da un infortunio ha la mentalità per vincere e Tina Weirather sempre protagonista nelle discipline veloci, solo una scarsa visibilità potrebbe penalizzarla e Anna Veith che dopo un anno di assenza dalle gare e tornata sul podio proprio l’ultimo week end di Coppa del Mondo ed è la campionessa mondiale in carica.

Tocca a noi - La squadra italiana schiera Sofia Goggia, Elena Curtoni, Federica Brignone e Francesca Marsaglia. Le prove della discesa sono state cancellate per la forte nevicata , i gatti delle nevi hanno dovuto rifare tutto il manto nevoso e purtroppo il “duro” che piace alle atlete se n’è andato. Ora bisogna sperare che riescano a sistemare il fondo in modo che sia sicuro e compatto e permetta a tutte di gareggiare nelle stesse condizioni. Per la gara è comunque previsto bel tempo.

Sofia Goggia leader
- Sofia Goggia è la leader del team Italia. Quest’anno in super g ha raccolto due podi (un secondo e un terzo posto) ma è anche uscita due volte. In questo momento però la bergamasca è in pace col mondo. Ecco le sue parole: “Io arrivo con le carte in regola con dei podi anche in questa disciplina ma la realtà è che arrivo con una spensieratezza e senza alcuna aspettativa. Cercherò di vivermi la gara con il massimo della serenità e della consapevolezza soprattutto al cancelletto. Questo è l’obiettivo. Arrivo con un cuore talmente leggero che non mi sembra vero di essere qui ai Mondiali. La pista la conosco poco perché l’ho fatta solo una volta in velocità e una volta per la Coppa Europa. Tracciano gli italiani e vedremo.”

Due anni fa - A Vail nel 2015 fu l’austriaca Fenninger a vincere l’oro, argento per la slovena Maze e bronzo per la Vonn.