Honnold, impresa epica! Scala El Capitan a mani nude in meno di 4 ore

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Giovanni Bruno

Il 31enne alpinista statunitense ha impiegato 3 ore e 56 minuti per scalare, senza l'aiuto di corde, il famoso massiccio californiano, alto 2307 metri. 

E’ quasi dissacrante scrivere qualcosa, è come interrompere quel filo di terribile emozione che  lega alla parete il suo essere. Ebbene sì, l’emozione è quella che ti fa trattenere il fiato, è quella che ti fa rimanere a bocca aperta, non respirare solo a vedere quello che fa a mani nude, senza corde, senza ganci e chiodi. Nulla, solo le mani. Totalmente libero di spirito quasi a salire in compagnia del pericolo e della morte. Impossibile... forse a vedere le immagini sì. Ma non è così per Alex Honnold, 31 anni faccia strana, simpatica, girovago e vagabondo. Vive in un camper e viaggia, alla ricerca delle pareti dell’impossibile e dell’irragiungibile. Non per lui. Lui sale, si arrampica e stupisce con la sua innaturale semplicità, anche se poi scopri che per salire vi è una ricerca spasmodica della perfezione. Ci sono mesi di preparazione e salite percorse in sicurezza, oltre allo studio del percorso da effettuare sempre con metodica pefezione. Il suo cammino, il suo passaggio deve essere conosciuto e riconoscibile al tatto, al tocco delle sue forti mani, al contatto del suo corpo e della sua naturale elasticità e dimestichezza con il pericolo. Dove sono saliti in tante giornate lui sale in poche ore: è successo nello Yosemite park in California, 900 metri di muro spaventoso. El Capitan Dawn Wall. Non ha piantato chiodi di sicurezza o altro, nulla assolutamente nulla, ed è salito in 3 ore e 56 minuti, mostruoso. Per una salita del genere, due anni fa, erano serviti 8 giorni, con corde di protezione. Per Alex Honnold no, nulla di tutto questo e quel suo salire e danzare tra granitiche fessure lo ha portato alla non paura, al sorriso dell’equilibrio.