Stop Venezia, Avellino la raggiunge al 2° posto

Basket
Successo di Sassari a Venezia nella 14^ giornata del campionato di basket (Foto Ciamillo-Castoria)
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Umana costretta a interrompere la striscia di 7 vittorie consecutive dopo il ko interno contro Sassari per 84 a 71. Per il Banco di Sardegna è invece il secondo successo esterno della stagione. La Sidigas vince il derby a Caserta 86-82 e raggiunge i veneti in calssifica

Il 2017 del basket italiano si apre con la sorpresa della seconda vittoria esterna stagionale del Banco di Sardegna, che espugna con merito il Taliercio di Mestre 71-84, interrompendo a sette successi di fila la serie dell'Umana Reyer Venezia, seconda in campionato. Il pubblico veneziano, che ha esaurito i 3.509 posti del palasport, tributa comunque nel finale una standing ovation riconoscendo quanto fatto finora dagli orogranata. La squadra di coach De Raffaele paga le precarie condizioni di molti suoi giocatori (in particolare Filloy, costretto a dare forfait per un risentimento all'adduttore), anche se ciò non sminuisce i meriti della formazione di coach Pasquini, che gioca molto bene con il collettivo (quattro giocatori in doppia cifra) e punisce con la precisione nel tiro da 3 (48%).

Venezia, che ha il miglior marcatore del match (Ejim, 17 punti) ha il merito di non essersi mai arresa, nemmeno dopo il parziale di 1-14 che porta al 26-39 sardo del 18': in avvio di ripresa, l'Umana Reyer torna infatti più volte ad un solo possesso di ritardo, anche se Sassari ammazza il match con una serie di triple che le danno il 48-65 al 29'. Nel finale di partita, dal 61-79 ospite, l'ultima reazione d'orgoglio veneziana consente comunque di limare il passivo. 

Avellino vola - La sconfitta dei veneti innesca l'aggancio al secondo posto da parte della Sidigas Avellino, che nella stessa serata ha superato in esterno Caserta. Avellino vince 86-82 e raggiunge proprio Venezia a quota 20 punti. Sono ormai ridotte al lumicino, invece, le speranze di Final Eight per la Pasta Reggia, sorpresa di inizio stagione che lentamente va ridimensionandosi. Ritmi alti nel primo quarto, con Caserta che prova subito la fuga grazie al duo Sosa-Watt (entrambi oltre i 20 punti a fine gara), arrivando anche al +12 (20-8). Avellino ha però un Ragland in più; l'ex Olimpia si scatena con 11 punti riducendo alla prima sirena il gap ad un possesso. Ragland ha la mano calda anche nel secondo quarto: la sua tripla dà il pari (25-25) alla Sidigas, che conquista il primo vantaggio con Leunen e va sul +7 (37-30) a meta' tempo.

Ora è Avellino a correre, la Pasta Reggia viaggia invece su marce troppo basse, complice il calo di Sosa; a scaldare il pubblico di casa pensa però l'avellinese Fesenko, che dopo il canestro del 43-39 appoggia la mano vicino all'orecchio in modo provocatorio guadagnandosi il fallo tecnico e i rimproveri di coach Sacripanti e di Ragland. Il vantaggio resta immutato per buona parte del terzo quarto, la Juve lentamente risale e nei minuti finali la gara si accende e va avanti punto a punto. L'ultimo quarto inizia con Zerini che piazza una tripla, Avellino va sul +6, ma qualche minuto dopo Giuri e Watt ristabiliscono la parita' (75-75). Decisiva nel finale e' la tripla di Green, Caserta non ha piu' la forza di rientrare