Varese, che colpo ad Avellino. E Milano va in fuga

Basket

Stefano Olivari

Milano senza problemi contro Torino (foto Lapresse)
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Il colpo della 21^ giornata di A è della Openjobmetis: la squadra di Caja strapazza 85-72 la Sidiga seconda in classifica, sul parquet di casa. L'Olimpia passeggia su Torino e fugge a +10 

Il colpo della ventunesima giornata di serie A è stato senza dubbio quello messo a segno dalla Openjobmetis Varese ad Avellino, 85-72 sul campo della Sidigas seconda in classifica, con grandi prove di Anosike (ex Avellino, fra l’altro) e Maynor. Per Avellino quarta sconfitta consecutiva tra campionato, Coppa Italia e la cosiddetta Champions League, con il debutto casalingo di David Logan, uno degli eroi dello scudetto di Sassari, un po’ sottototono come del resto nelle precedenti apparizioni. Onore alla squadra di Caja, che lascia il fondo della classifica e dà così un altro segnale di vita importante nella lotta per la salvezza, visto che sia Pesaro (85-61 per la Reyer Venezia) sia Cremona (94-82 per Brindisi) hanno perso, in attesa di vedere cosa farà la nuova Cantù di Recalcati nel posticipo del lunedì contro Reggio Emilia (ore 20:45, diretta su Sky Sport 2 HD).

Dopo le vittorie di Trento (76-66 su Caserta) e Sassari (81-75 su Pistoia) negli anticipi del sabato, in quello del mezzogiorno di domenica la Betaland Capo d’Orlando ha proseguito in quello che non si può più chiamare miracolo, contro la diretta concorrente per un posto ai playoff Brescia, battuta 71-67. Playoff a cui si sta già preparando mentalmente Milano che fuori definitivamente (in pratica lo era già da due mesi) dalla fase finale dell’Eurolega cerca di arrivare alla fine della stagione regolare italiana con meno infortuni possibile: una tranquilla domenica sera al Forum, rischiando poco con la Fiat Torino: 81-74 il finale, con cinque dell’Armani in doppia cifra. La classifica in attesa del posticipo vede adesso Milano prima con 18 vittorie (e ovviamente 3 sconfitte), Avellino e Venezia seconde con 13, poi Trento, Sassari e Capo d’Orlando (12), Reggio Emilia (11), un gruppone a 10 (Torino, Brescia, Pistoia, Brindisi), Caserta (9), Cantù, Varese e Pesaro (7), con Cremona ultima a quota 6.

Chi vede il bicchiere mezzo pieno può esaltarsi perché, pur considerando fuori concorso Milano che comunque i playoff li deve ancora giocare, tutte le squadre hanno qualcosa per cui lottare in quest’ultimo terzo di stagione. Chi lo vede mezzo vuoto può parlare di livellamento dovuto al fatto che le squadre più forti, quelle immediatamente sotto Milano, non hanno (a parte Reggio Emilia, dove i problemi sono altri) un’identità chiara e si attaccano a salvatori della patria di livello non eccelso, spesso presi con la logica dell’usato sicuro.