Eurobasket, Petrucci: “Siamo stanchi di imparare, vogliamo vincere”

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Il presidente della federazione italiana pallacanestro non nasconde le ambizioni di un gruppo a cui ancora manca nulla per puntare al successo al prossimo europeo: “Abbiamo tutte le carte in regola per fare bene: perché non essere ottimisti?”

Nel Media Day che da il via ufficialmente all'avventura dell’Italbasket in vista della partenza per il ritiro di Folgaria, a parlare oltre ai protagonisti in campo è stato anche Gianni Petrucci, il presidente della FIP ospite come tutta la Nazionale negli studi di Sky. Sono sue le parole a conclusione della presentazione condotta da Alessandro Mamoli, il viatico per dare ufficialmente avvio a una spedizione che questa volta vuole andare con i piedi di piombo dopo le tante sconfitte incassate negli ultimi anni. L’ultima arrivata nel torneo di qualificazione a Torino la scorsa estate ancora brucia, ma ormai è acqua passata, come sottolineato anche da Petrucci: “Il preolimpico è una ferita ormai alle spalle - commenta ai microfoni di Sky Sport 24 -; La vita e lo sport sono fatti di vittorie e di sconfitte. Adesso vogliamo prenderci la rivincita”. Missione affidata al sapiente condottiero di questa squadra: “Io guardo a coach Messina: è lui il capo, la guida. In una nazionale conta l’allenatore; il resto, a partire da me, sono tutte figure pleonastiche. È chiaro che guardandoli in faccia – oggi li ho visti tutti -, a partire proprio dal commissario tecnico e dai giocatori, mi viene da domandare: perché non essere ottimisti? Si è criticata tanto una frase che ho detto la scorsa estate: ‘ Siamo la squadra più forte di tutti i tempi’, ma io voglio essere ottimista”. Petrucci non nasconde le ambizioni del gruppo, ma rilancia convinto che il gruppo azzurro abbia tutte le carte in regola per stupire in positivo: “C’è una bella frase di Mandela, che diceva: ‘Io non voglio perdere. O vinco, o imparo’. E noi siamo stanchi di imparare, vogliamo vincere”. Un messaggio diretto a tutte le avversarie: l’Italia c’è, e tutti all'europeo dovranno farci i conti.