Doping, Roberto Carlos accusato da tv tedesca: "Nego tutto"

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Il brasiliano replica alle accuse di doping mosse da un canale all-news tedesco, che in un documentario ha raccontato i rapporti tra l'ex Inter e un medico a capo di una rete di traffico di sostanze dopanti: "Accuse irresponsabili, pronto a querelare" 

Roberto Carlos ha fatto uso di doping sin da quando aveva 15 anni. L'accusa, decisamente pesante, avanzata nei confronti dell'ex esterno sinistro di Inter e Real Madrid arriva da una televisione tedesca, la Ard. Nel corso di un documentario sulla lotta al doping nel calcio andato in onda sabato scorso il canal all-news ha raccontato come il nome del brasiliano comparirebbe in un dossier consegnato dall'agenzia brasiliana antidoping alla procura di San Paolo nel 2015. Secondo i giornalisti della televisione tedesca, che per realizzare lo scoop si sono finti procuratori, il collegamento tra Roberto Carlos e il doping sarebbe confermato dal fatto che l'ex calciatore sia stato a lungo paziente di un certo Julio Cesar Alves, un medico brasiliano a capo di una rete di traffico di sostanze dopanti, che avrebbe iniziato a somministrare doping a Roberto Carlos sin dall'età di 15 anni per aiutarlo a potrenziare i propri muscoli. 

"Nego tutto, pronto a querelare"

La replica del brasiliano non si è fatta attendere e ovviamente ha rispedito al mittente le accuse ricevute: "Nego con veemenza le accuse irresponsabili fatte dalla rete tedesca ARD – risponde Roberto Carlos a Globoesporte – e ribadisco che non ho mai usato alcun trucco per prendere vantaggio nei confronti dei miei colleghi. Il documento cita il nome di un medico, che non ho mai avuto modo di conoscere nella mia vita. I miei avvocati sono già stati informati di confutare in tribunale le accuse false e chiederanno che sia fatta giustizia. L’uso di qualsiasi prodotto proibito sarebbe stato facilmente rivelato, ho giocato in nove club e ho fatto numerosi test-antidoping. In tutta la mia carriera ho sostenuto il gioco pulito e leale, in più di 20 anni di carriera non mi sono mai dopato"