Confederations, Messico-Nuova Zelanda 2-1: in gol Jimenez e Peralta

Calcio

La rete del vantaggio di Wood illude la Nuova Zelanda, ma nella ripresa il Messico ribalta il risultato grazie ai gol di Jimenez e Peralta: per la formazione allenata da Osorio arrivano tre punti sofferti. Brutta rissa nel finale di gara

MESSICO-NUOVA ZELANDA:2-1
42’ Wood (NZ), 54' Jimenez (M), 71' Peralta (M)

Buona la seconda per il Messico, almeno per quel che riguarda l’appuntamento con i tre punti. Perché dopo il pareggio con il Portogallo nella gara d’esordio della Confederations Cup, la squadra allenata da Osorio riesce a centrare il primo successo nella manifestazione battendo in rimonta la Nuova Zelandia per 2-1. Primo tempo nel quale la squadra allenata da Anthony Hudson crea le maggiori occasioni da rete e chiude la prima frazione di gioco meritatamente in vantaggio grazie al gol di Chris Wood, attaccante del Leeds e stella della Nuova Zelanda. Dopo un brutto primo tempo, il Messico nella ripresa si 'accende': prima Raul Jimenez pareggia con una rete bellissima, poi Peralta ribalta il risultato. La Nuova Zelanda non si arrende e colpisce una traversa con Thomas, ma alla fine a conquistare il successo nella serata di Sochi è il Messico: formazione allenata da Osorio che raggiunge il Portogallo al primo posto nel girone A e avvicina così la semifinale. Nel finale di gara brutta rissa in campo, con l’arbitro che però decide – anche grazie al suggerimento della VAR – di adottare una soluzione soft ammonendo soltanto due giocatori.

Le scelte dei due allenatori

Tanti i cambi decisi da Osorio rispetto alla gara con il Portogallo, Messico che si schiera con un 3-4-3 con Talavera in porta, Salcedo, Araujo e Alanis in difesa, a centrocampo la coppia composta da Reyes e Fabian, con Giovani Dos Santos e Aquino sugli esterni, in attacco tridente composto da Damm, Jimenez e Peralta. Due i cambi per la Nuova Zelanda rispetto alla sconfitta con la Russia all’esordio, con il CT Anthony Hudson che conferma il 5-3-2 con Marinovic in porta, linea difensiva composta, da destra a sinistra, da Ingham, Boxall, Durante, Smith e Wynne; a centrocampo Lewis interno di destra, McGlinchey play, a sinistra Thomas, in avanti, invece, Rojas e la stella della Nazionale della Nuova Zelanda Chris Wood, autore di 27 gol in 44 partite nell’ultima stagione di Championship con il Leeds. Dopo appena 31 minuti però, Osorio è costretto al primo cambio: infortunio per l’ex Fiorentina Salcedo costretto a lasciare il campo in barella, al suo posto in campo Hector Moreno, nuovo acquisto della Roma.

Wood porta in vantaggio la Nuova Zelanda

Due modi diversi di vivere e interpretare il calcio, Messico che prova subito a prendere in mano il pallino del gioco per far valere il maggior tasso tecnico, Nuova Zelanda che punta sulla maggiore fisicità. E proprio su una mischia in area, infatti, la formazione allenata da Hudson si rende pericolosa: Boxall stacca di testa creando un pericolo alla difesa avversaria, la risposta del Messico è affidata a Giovani Dos Santos, conclusione però deviata all’interno dell’area piccola da un difensore avversario. Rispetto alla gara d’esordio con la Russia è sicuramente una Nuova Zelanda più propositiva e coraggiosa: la squadra di Hudson prova a creare pericoli al Messico e al 27’ Wood si fa respingere da Talavera una conclusione quasi a colpo sicuro. Al 38’ altra occasione per l’attaccante del Leeds, ma il portiere del Messico è bravo a sventare la minaccia. L’appuntamento con il gol però è solo rimandato. Errore in fase di impostazione nell’uscita dall’area di rigore da parte di un difensore del Messico, palla che arriva a Thomas che di prima intenzione smarca Wood, che questa volta non fallisce l’appuntamento con la rete. E’ il minuto 42’ e la Nuova Zelanda è meritatamente in vantaggio.

Jimenez pareggia i conti

Fuori Alanis, dentro Herrera, ma a cambiare ritmo, mentalità e atteggiamento è tutto il Messico: la squadra allenata da Osorio torna in campo con un piglio diverso e inizia subito a creare occasioni da rete. Peralta al 49’ trova l’ottima respinta di Marinovic, tre minuti più tardi Fabian calcia di poco fuori. Al 53’ però una dormita della difesa messicana manda Wood a tu per tu con Talavera, ma il portiere è bravo a non farsi saltare, sventando così il pericolo. Sul capovolgimento di fronte arriva la rete del pareggio del Messico ed è una rete bellissima: controllo e tunnel di Aquino che salta secco un avversario sulla fascia, palla al centro a Fabian che serve Raul Jimenez, controllo e girata potentissima a incrociare, conclusione che non lascia scampo a Marinovic e punteggio che torna in parità. Il Messico non si ferma e prova subito a trovare la rete del vantaggio: il colpo di testa di Reyes però è bel bloccato dal portiere della Nuova Zelanda.

Peralta ribalta il match: 2-1 per il Messico

Al 67' un problema fisico costringe Hector Moreno a lasciare il campo, al suo posto Rafa Marquez, ex Barcellona che in passato ha indossato anche la maglia dell’Hellas Verona. Al 71' il Messico ribalta il match: azione sulla sinistra di uno scatenato Aquino, palla dietro per il tiro di prima intenzione di Peralta, che di sinistro supera Marinovic. 2-1 per il Messico. Che al 75’ sfiora la rete del 3-1 in contropiede con Damm, ma la conclusione termina alta. All’86’ traversa colpita da Thomas per la Nuova Zelanda, successivamente due clamorose occasioni per il Messico con Damm prima e Raul Jimenez poi. Nel finale di gara brutta rissa in campo, con l’arbitro che però decide – anche grazie al suggerimento della VAR - di adottare una soluzione soft ammonendo soltanto due giocatori. Una decisione che farà sicuramente discutere.