Ibrahimovic: "Mondiali con la Svezia? Se vorrò ci sarò. La porta è sempre aperta"

Calcio
Ibrahimovic potrebbe tornare con la Svezia? (Getty)

L'attaccante svedese si è ritirato dalla Nazionale nel 2016 ma non chiude le porte ad un ritorno in vista dei Mondiali: "Se vorrò andare ci sarò, devo sentirmi bene. Mi chiamano tutti i giorni per sapere come sto"

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E se Zlatan Ibrahimovic tornasse in Nazionale? Se lo chiedono un po' tutti ormai. Il rientro in MLS coi Los Angeles Galaxy, la "fame" di vittorie che lo caratterizza, l'annuncio in "pompa magna" sul ritorno in campo. Ibra, che farai? In Svezia sperano in un ritorno. Ibrahimovic non gioca in Nazionale dal 2016, si è ritirato dopo l'ultimo europeo. Recordman di gol (62), uomo-immagine, uomo-simbolo. Un'icona assoluta. E ora, coi Mondiali di Russia all'orizzonte, lo stesso Ibra si interroga sul suo possibile ritorno. 

"Se vorrò andare, ci sarò. Mi chiamano tutti i giorni..."

Sarà una scelta sua: "Se vorrò andare, ci sarò. Se mi sentirò bene e in grado di dare quello che so di poter dare la porta per la Nazionale sarà sempre aperta. Ho voglia di giocare a calcio in questo momento - ha dichiarato Ibra sui canali ufficiali dell'MLS - vediamo cosa succederà. Nessuna porta chiusa quindi, neanche dalla nazionale svedese: "Mi chiamano ogni giorno, mi chiedono come sto e cosa voglio - prosegue Ibrahimovic - ma adesso bisogna fare un passo alla volta. Ripeto che se mi sentirò bene e se vorrò, ci sarò". 

"Beckham mi consigliò l'MLS"

Ma dov'è nata la scelta di sposare il progetto MLS? Dopo Manchester Ibra aveva bisogno di nuovi stimoli. E ha scelto gli Stati Uniti anche grazie a... David Beckham, suo ex compagno proprio al PSG (ps: lo Spice Boy è stato una vita ai Los Angeles Galaxy): "Quando giocavo nel Paris Saint-Germain incontravo David Beckham: mi parlava spesso dei Galaxy e della sua esperienza negli Stati Uniti. Era veramente soddisfatto e mi ripeteva: ‘Dovresti andarci e correre il rischio’. Mi raccontava che era tutto fantastico, in via di sviluppo. Aver fatto parte di quella squadra era incredibile, qualcosa di cui andava fiero. Queste parole facilitano la tua decisione quando devi scegliere la sfida successiva”.