Altro che Aubameyang: la vera stella è Nakoulma

Coppa d'Africa

Claudio Barbieri

Prejuce Nakoulma ha trascinato il Burkina Faso ai Quarti di finale di Coppa d'Africa (Getty)
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Disoccupato da qualche settimana dopo aver lasciato il Kayserispor, che non gli pagava lo stipendio, l’attaccante del Burkina Faso si è caricato sulle spalle la propria Nazionale, trascinandola ai Quarti di Coppa d'Africa e infrangendo il sogno di un Paese intero, il Gabon e del suo campione più atteso 

Tutti a parlare di Emmanuel Adebayor, il disoccupato di lusso o di Pierre Aubameyang, stella della Coppa d’Africa 2017. In pochi però si sono accorti dell’etoile più luminosa, Préjuce Nakoulma, attaccante classe 1987, che da quando ha messo piede in campo all’11’ del match contro il Gabon, ha trascinato il suo Burkina Faso a suon di gol e giocate ai Quarti, obiettivo raggiunto solo altre due volte in 55 anni di competizione e 10 partecipazioni, nel 1998 (quarto posto) e nel 2013 in Sudafrica, quando gli Stalloni si arresero in finale solo alla Nigeria. Dicevamo del match contro i padroni di casa del Gabon dello scorso mercoledì: Nakoulma non trova spazio nell’undici iniziale di mister Paulo Duarte, ma viene spedito in campo per sostituire l’infortunato Jonathan Pitroipa, stella dell’Al-Nasr e della Nazionale. L’attaccante 29enne, che da poco è rimasto senza squadra dopo aver lasciato il Kayserispor (Super Lig turca), segna 12’ dopo il suo ingresso sul terreno di gioco ed esulta in modo polemico, andandosi a sedere in panchina. Cose che solo in Coppa d’Africa… 

E' il suo slinding doors. Il burkinabè diventa lo svincolato più chiacchierato della competizione; attaccante di Ouagadougou classe 1987, che appena 19enne lascia il proprio Paese per diventare un calciatore professionista. La sua seconda casa diventa la Polonia, dove esordisce con l'Hetman Zamosc, prima di indossare le maglie di Granica Lubycza Królewska, Stal Stalowa Wola e Górnik Leczna. Nomi totalmente impronunciabili di squadre che navigano nei bassifondi della Ekstraklasa, la Serie A polacca. L’attaccante burkinabé fa il suo mestiere (15 reti in 3 stagioni) e viene chiamato dal Górnik Zabrze, (14 volte campione nazionale), con cui gioca il campionato della vita (9 gol nel torneo 2011-12), guadagnandosi la conferma con il club dei tre colori, con cui segna altre 15 volte in due anni. Poi la chiamata al Mersin İdman Yurdu, in Turchia (10 gol in due campionati) e il trasferimento, lo scorso luglio, al Kayserispor, con il quale ha rescisso il contratto a fine 2016 (13 gettoni e 2 gol fino a quel momento) per gli stipendi non pagati. E’ quella l’ultima tappa di Nakoulma, che con 9 reti in 36 presenze in Nazionale, si getta da disoccupato nell'avventura in Coppa d'Africa con il suo Burkina Faso. 

Contro la Guinea-Bissau a Franceville, nella sfida decisiva per il passaggio ai Quarti, Nakoulma ha propiziato l’autogol di Rudinilson al 12’ ed è stato decisivo nell’azione che ha portato Traorè al 2-0, risultato che di fatto ha condannato il Gabon padrone di casa, terzo nel girone A e clamorosamente eliminato. Alla vigilia doveva essere la Coppa d’Africa di Pierre Aubameyang, stella del Borussia Dortmund, uno da 20 gol stagionali tra Bundesliga e Champions, che a giugno dovrà scegliere se andare a guadagnare 30 milioni di euro l’anno in Cina o accettare le sirene di Real Madrid e Arsenal. Oppure doveva essere l’occasione del riscatto per Adebayor, leader del Togo, dallo scorso giugno senza squadra dopo aver terminato la propria esperienza in Premier con il Crystal Palace. Invece la copertina se l’è presa di forza Préjuce Nakoulma da Ouagadougou, il disoccupato a cui va stretta la panchina, che ha portato il suo Burkina Faso (53esimo nel ranking Fifa) ai Quarti di Coppa d’Africa, con tanto di vittoria del girone A davanti a Camerun e Gabon. Il sogno dei burkinabé e del suo attaccante svincolato è appena cominciato.