Barcellona, cinquant'anni dalla nascita dello storico motto: Més que un club

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Cinquant’anni fa l’allora presidente del Barcellona Narcis de Carreras pronunciò nel suo insediamento quella famosa frase che sarebbe diventato il motto della squadra: Més que un club. Alle origini del mito: filosofia e appartenenza, la Catalogna e l’urlo di un popolo. Il Barcellona nella sua essenza

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A vederlo da fuori il Camp Nou, la storica casa del Barcellona, non sembra nemmeno così imponente. Lo guardi e spicca in mezzo a tutte le altre costruzioni, certo, ma mai ti aspetteresti di vederlo così grande quando ci entri. Quasi 100 mila posti a sedere, tre anelli e una maestosità talmente grande da farti sentire piccolissimo, certo, a meno che non hai quella maglietta blaugrana indosso. C’è un dettaglio però che più di tutti spicca in quello stadio, specie se vai a visitarlo nella tour guidato quando è vuoto, ed è quella scritta gigante: Més que un club. Sulla tribuna centrale, quella dritta di fronte alle telecamere della tv. Letteralmente: "Più di una squadra". Già, il motto per eccellenza del Barcellona, nato esattamente cinquant’anni fa durante il discorso di insediamento dell’allora presidente Narcis de Carreras. Era il 17 gennaio del 1968, e il mito prende origine dalle sue parole.

Narcís de Carreras i Guiteras è scomparso nel 1991, e il presidente del Barcellona lo ha fatto solo per due anni, nemmeno tondi tondi, dal 17 gennaio 1968 al 18 dicembre 1969. In carica ha vinto una Coppa del Re, ma in eredità ha lasciato qualcosa di ancora più prezioso. Quattro parole che sono diventate simbolo dei tifosi e della gente di Barcellona. Dell’ideologia catalana che va oltre lo sport e raggiunge la politica. Del senso di appartenenza verso la propria casa, la Catalogna, in cui i tifosi si sentono anche e soprattutto un popolo, molto distante dalla capitale Madrid, con il referendum sull’indipendenza del primo ottobre scorso a farne da perfetto esempio su quanto sia sentito il tema. E allora: “Arrivo a questa carica con tutto l’entusiasmo necessario che voi tifosi chiedete - disse Narcis de Carreras proprio nei suoi primi momenti da presidente della squadra - perché il Barça è più di una semplice squadra di calcio. Il Barça è più di un luogo di intrattenimento in cui vediamo giocare una squadra la domenica. È più di tutte le cose. È uno spirito in cui siamo profondamente radicati. Sono quei due colori che amiamo più di qualsiasi altra cosa”.

È tutto lì, riassunto perfettamente in quelle poche righe: tutta la mentalità di un club che, ormai per definizione, è più di un semplice club. E la scritta sul Camp Nou, spesso poi riprodotta coreograficamente dagli stessi tifosi nei match più caldi, è messa lì apposta per ricordarlo a tutti. Tuttavia, il vero boom della frase, comunque riconosciuta a De Carrerars, si ebbe nel 1973 con Agustì Montal, che diventò presidente del Barcellona proprio subito dopo. La sua carica durò di più, dal 1969 al 1977, in mezzo un’altra Coppa del Re, la Liga nella stagione 1973-74, e soprattutto la firma di Johan Cruyff, che in breve tempo diventerà un’autentica leggenda del club. Ebbene, quella frase: “El Barça es ‘quelcom més que un club de futbol” fu il motto della sua campagna presidenziale, conclusasi con la vittoria. Da lì in poi la frase non ha mai più abbandonato filosofia e identità di un club - che oltre alla squadra di calcio comprende anche  pallacanestro, pallamano, hockey su pista e su pattini in linea, e football americano. Quattro parole, solo due colori: quelli del Barcellona.