Arsenal-Manchester City 0-3, gol di Aguero, Kompany e Silva

Premier League
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Aguero, Kompany e David Silva decidono la finale di Wembley. Per Guardiola è il primo trofeo alla guida del City, il 22° in carriera. Superato Wenger, la cui squadra non è stata praticamente mai in partita e ora rischia di chiudere la stagione forse più negativa degli ultimi 20 anni dei Gunners

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ARSENAL-MANCHESTER CITY 0-3

19' Aguero, 58' Kompany, 65' David Silva

Arsenal (3-4-2-1): Ospina; Chambers (66' Welbeck), Koscielny, Mustafi; Bellerin, Xhaka, Wilshere, Monreal (26' Kolasinac); Ramsey (73' Iwobi), Özil; Aubameyang.

Manchester City (4-3-3): Claudio Bravo; Walker, Otamendi, Kompany, Danilo; Fernandinho (52' Bernardo Silva); David Silva, Gundogan, De Bruyne, Sané (77' Gabriel Jesus); Aguero (89' Foden).

Maledizione finita per Pep Guardiola. L’allenatore spagnolo spezza l’incantesimo e porta a casa il primo titolo alla guida del City, la League Cup, interrompendo un digiuno di trofei lungo quasi due anni (645 giorni). Lo fa grazie a una prestazione perfetta dei suoi contro l’Arsenal, solidi in difesa e letali in avanti. Per i Citizens è quinta Coppa di Lega della storia, la terza negli ultimi cinque anni, mentre per il catalano è il 22° titolo in carriera, uno in più del rivale di oggi, Wenger, a cui rimane praticamente solo l’Europa League per dare un senso positivo alla stagione. I Gunners, alla sesta sconfitta su 8 finali in questa competizione, si mangiano le mani per l’occasione avuta a inizio partita da Aubameyang, irriconoscibile così come Özil, ma poi sono stati travolti per il resto dell’incontro e sono caduti sotto i colpi di Aguero, Kompany e David Silva. Per il Kun è il 30° centro stagionale, a -1 dai 200 con la maglia del City ed è il quinto consecutivo contro l’Arsenal in altrettante partite. Il City ha dominato la sfida dall’inizio alla fine e festeggia meritatamente il primo trofeo di una stagione che si preannuncia ricca di soddisfazioni.

Primo tempo

La gara inizia subito con delle novità nelle formazioni. Wenger sceglie la difesa a tre e lascia Elneny in panchina, mentre Guardiola non recupera Sterling e schiera un centrocampista in più, Gundogan. Il City fa subito la partita e tenta di rendersi pericoloso con un tiro al volo di Sané, ma la prima vera chance è per l’Arsenal. I Gunners trovano la difesa del City sbilanciata, Wilshere vince un contrasto e serve Ramsey. Quest’ultimo la dà di nuovo in mezzo verso Aubameyang che, da due passi, non riesce a trafiggere Claudio Bravo, grazie anche all'intervento in scivolata di Walker. La squadra londinese prende coraggio, ma al 19’ va sotto nel punteggio: direttamente dal rilancio del portiere, Aguero vince un duello con Mustafi (con qualche protesta per un possibile fallo) e batte Ospina con un bellissimo lob. L’Arsenal accusa il colpo e non riesce a impensierire la difesa di Guardiola. Poco prima della mezz’ora perde anche Monreal per infortunio ed entra al suo posto Kolasinac. Il City gestisce la sfera e prova a penetrare tra gli avversari, senza grandi risultati. Al 40’ i Citizens riescono finalmente a costruirsi una grandissima possibilità per realizzare il raddoppio. Aguero, scatenato, cerca di beffare Ospina con un altro pallonetto da una posizione nettamente più defilata, poi sulla respinta del portiere è De Bruyne a provarci al volo, senza però trovare lo specchio. In chiusura di primo tempo il belga spreca un ottimo contropiede e lascia i suoi in vantaggio di misura al duplice fischio dell’arbitro.

La gara inizia subito con delle novità nelle formazioni. Wenger sceglie la difesa a tre e lascia Elneny in panchina, mentre Guardiola non recupera Sterling e schiera un centrocampista in più, Gundogan. Il City fa subito la partita e tenta di rendersi pericoloso con un tiro al volo di Sané, ma la prima vera chance è per l’Arsenal. I Gunners trovano la difesa del City sbilanciata, Wilshere vince un contrasto e serve Ramsey. Quest’ultimo la dà di nuovo in mezzo verso Aubameyang che, da due passi, non riesce a trafiggere Claudio Bravo. La squadra londinese prende coraggio, ma al 19’ va sotto nel punteggio: direttamente dal rilancio del portiere, Aguero vince un duello con Mustafi (con qualche protesta per un possibile fallo) e batte Ospina con un bellissimo lob. L’Arsenal accusa il colpo e non riesce a impensierire la difesa di Guardiola. Poco prima della mezz’ora perde anche Monreal per infortunio ed entra al suo posto Kolasinac. Il City gestisce la sfera e prova a penetrare tra gli avversari, senza grandi risultati. Al 40’ i Citizens riescono finalmente a costruirsi una grandissima possibilità per realizzare il raddoppio. Aguero, scatenato, cerca di beffare Ospina con un altro pallonetto da una posizione nettamente più defilata, poi sulla respinta del portiere è De Bruyne a provarci al volo, senza però trovare lo specchio. In chiusura di primo tempo il belga spreca un ottimo contropiede e lascia i suoi in vantaggio di misura al duplice fischio dell’arbitro.

        

        

Secondo tempo

Il City torna in campo nella ripresa desideroso di mettere subito in cassaforte la vittoria. La carica la suona in particolare capitan Kompany che, dopo pochi minuti, cerca l’angolo basso approfittando di una respinta corta della difesa dei Gunners, ma non trova lo specchio per pochissimo. Il belga si dispera, ma dall’altra parte del campo la frittata rischia di farla Claudio Bravo. Il portiere ex Barça liscia la respinta fuori dall’area ed è costretto a un disperato recupero per evitare la facile rete di Aubameyang. Anche Guardiola è costretto alla prima sostituzione dopo l’infortunio di Fernandinho, sostituito da Bernardo Silva. Il Manchester insiste e si guadagna l’ennesimo angolo della partita. Dalla bandierina effettua lo schema con scarico dietro per Gundogan, sulla cui conclusione arriva la deviazione vincente di Kompany. I Citizens viaggiano sulle ali dell’entusiasmo e trovano anche il 3-0 al 65’. L’azione parte con una splendida progressione di Danilo, il terzino serve David Silva che la controlla perfettamente e col mancino incrocia sul secondo palo. In campo c’è una sola squadra e neanche l’ingresso di Welbeck riesce a cambiare le redini dell’incontro. Guardiola invece manda in campo Gabriel Jesus, al rientro dopo il lungo stop. La gara è ormai chiusa e gli ultimi minuti di gioco sono solo di attesa per il City che conquista il primo trofeo stagionale, in attesa della Premier, già in pugno, e spera di fare il triplete con la Champions, dove ha già ipotecato il passaggio del turno.