Juventus, Allegri: "Prestazione da squadra matura"

Champions League
Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus (Getty)

Così l'allenatore dopo il novantesimo: "Le partite non si giocano in 14, ho azzeccato i cambi ma tutti hanno dato prova di grande partecipazione e questo è importante in questo momento della stagione. Siamo molto uniti e dobbiamo affrontare questo momento con entusiasmo, voglia e spensieratezza"

Due gol in due minuti indirizzano in favore della Juventus la qualificazione ai quarti di finale di Champions League in una partita bloccata contro un Porto capace di chiudersi molto bene per oltre un'ora di gioco. I bianconeri riescono a sbloccare il risultato soltanto al 72' grazie al neo entrato Pjaca; il raddoppio, due minuti dopo, porta la firma di Dani Alves. Fondamentali dunque i cambi di Massimiliano Allegri, determinanti al momento opportuno per sbloccare il risultato. Nonostante la superiorità numerica in seguito all'espulsione di Telles, Higuain e compagni hanno fatto grande fatica a trovare spazi nel blocco difensivo dei portoghesi: grandissimo possesso palla, manovra insistita ma poche vere occasioni davvero pericolose; fino al 72', momento del gol del vantaggio per i bianconeri. La Juventus si prepara così ad affrontare la partita di ritorno il prossimo 14 marzo in casa e nel post partita l'allenatore ha commentato così la prestazione dei suoi e il risultato di serata.

"Momenti di tensione ci vogliono" - "Non è che sognassi una partita così, la squadra ha fatto una bella partita soprattutto sul piano della personalità; abbiamo sofferto nei primi cinque minuti quando hanno tirato una punizione dal limite loro poi abbiamo preso la partita in mano sia con loro in 11 che in 10. Poi abbiamo avuto grande pazienza perché avevamo davanti una squadra che si difendeva molto bene, i ragazzi sono stati bravi, abbiamo allargato bene il campo e abbiamo anche avuto le occasioni per fare poi il 3-0; comunque questo è un ottimo risultato. Durante la stagione ci sono sempre dei momenti di tensione ed è anche giusto che ci siano altrimenti ci addormentiamo. Credo sia arrivato al momento giusto".

Sul modulo e sull'atteggiamento - "Abbiamo giocato 14 partite vincendole con un modulo diverso, in quel momento poi era giusto cambiare perché la squadra era un po' piatta, ma bisogna migliorare ancora; abbiamo una buona circolazione di palla, buona velocità ma ogni tanto guardiamo troppo poco davanti e ritorniamo indietro quando invece si dovrebbe andare avanti. Bisogna acquistare un po' più di sicurezza ma con il lavoro ce la faremo. Le partite non si giocano in 14, io ho azzeccato i cambi ma tutti hanno dato prova di grande partecipazione. E' importante, siamo in un punto della stagione in cui ci stiamo giocando tre competizioni e tutti siamo molto uniti, dobbiamo affrontare questo momento innanzitutto con grande entusiasmo, voglia, spensieratezza e incoscienza, altrimenti se pensiamo troppo poi non riusciamo neanche a giocare bene".

Su Pjaca e sul Porto - "Credo che questa squadra abbia ampi margini di miglioramento, le partite durano 90 minuti e all'interno di una gara ci sono momenti e momenti; i miei calciatori stasera hanno dimostrato di essere molto maturi. Se mi aspettavo di più dal Porto? Quando si gioca un ottavo di finale è sempre difficile, bisogna chiudere gli spazi altrimenti noi abbiamo tecnica e velocità davanti e penso che l'allenatore abbia voluto fare una partita più accorta. Pjaca non è un problema, anzi... Già nella partita di venerdì, nei cinque giorni che abbiamo avuto per lavorare sulla gara di questa sera, Marko era uscito dalla gara con un atteggiamento completamente diverso, ha iniziato a capire come funziona in questo campionato e nel nostro paese. Ha qualità importanti e credo che in questi giorni sia cambiato anche dal punto di vista dell'atteggiamento. Stasera quando è entrato si è visto; è giovane e ci vuole molta pazienza, bisogna saperli aspettare ma fa parte del percorso di un giovane. Quando un giocatore è bravo di sicuro non diventa scarso".