Champions, Mijatovic non ha dubbi: "Il Real vincerà 2-0"

Champions League
Mijatovic, al Real Madrid dal 1996 al 1999 (Foto Getty)

L'ex calciatore montenegrino, a segno nella finale del 1998, ha le idee chiare: "Per la Juve questa coppa è un trauma, hanno perso sei finali su otto. Hanno comunque grandi giocatori. Buffon potrebbe vincere il Pallone d'oro"

"Il Real Madrid vincerà 2-0, ne sono convinto". Tutta questa sicurezza proviene da Predrag Mijatovic, colui che decise la finale di Champions del 1998, l'ultima nella quale i bianconeri e le merengues si sono affrontati per decretare il vincitore del trofeo. L'ex calciatore montenegrino, in un'intervista al quotidiano spagnolo AS, spiega perché secondo lui la coppa andrà di nuovo in mano ai blancos: "Hanno il trauma di aver giocato otto finali di Champions e averne perso sei - spiega Mijatovic -, mentre il Real ne ha vinto cinque su cinque (da quando ha cambiato denominazione ndr). La Juve comunque merita tutto il mio rispetto perché ha disputato una buona stagione, riuscendo ad eliminare anche il Barcellona. Contro i blaugrana non ha subito gol, infatti il suo punto forte è il blocco difensivo che lavora benissimo. È una squadra molto compatta che sa quello che vuole: vincere la Chammpions. Sarà un avversario duro da affrontare. In attacco hanno uomini che possono decidere con una giocata, come Higuain, Dybala, Mandzukic, Pjanic o Dani Alves che sta giocando come un ragazzino. È gente di esperienza che non ha mai vinto la Champions e questa rappresenta l'ultima possibilità di riuscire a farlo. Penso ad esempio a Chiellini e Buffon. Il Real Madrid però è la squadra migliore in questo momento e arriva a questo finale di stagione in ottima condizione. Ha una grande panchina. Per Zidane deve essere un piacere girarsi in panchina e vedere tutti i buoni giocatori che può far entrare. Gli altri allenatori non hanno una rosa così forte".

Mijatovic si sofferma poi su Higuain, uno dei giocatori scoperti propri dall'ex dirigenti del Real: "Quando si pensa alla Juve il più grande pericolo che viene in mente è Gonzalo. Ha fatto un sacco di gol e aiutato la squadra ad arrivare in finale. Ha la giusta maturità che ti fa pensare possa essere decisivo sabato. Ma non è l'unico. Dybala ha un mancino eccellente e tanta classe, non è un killer d'area di rigore, ma è pericoloso. E poi c'è Mandzukic, un attaccante che gioca come centrocampista. Ha la capacità di giocare ininterrottamente per tre giorni e tre notti e in tutto questo non ha dimenticato come si segna. Tutti e tre sono un mix di gioventù ed esperienza. Perché Higuain ha lasciato i blancos? Nuove persone sono entrate nel club e hanno deciso di fare alcune cessioni. Si fa un progetto sportivo, poi arriva un altro presidente con altre persone e comincia a disfare ciò che è stato costruito prima. È una cosa normale, in particolare a Madrid".

Il montenegrino, che in Italia ha giocato con la maglia della Fiorentina, continua poi ad analizzare i singoli parlando della lotta al Pallone d'oro tra Buffon e Ronaldo: "In Italia c'è una campagna mediatica per far vincere Buffon - dice -. La verità è che fare una Champions ad alti livelli a 39 anni non è facile, merita il rispetto di tutti. Ma io non so se sarà sufficiente per vincere il Pallone d'Oro. Credo che Cristiano abbia più possibilità, ha fatto una grande Champions. Chi vince a Cardiff avrà comunque più opportunità". L'ex centravanti non risparmia elogi anche a Zidane: "Zizou ha avuto la capacità di responsabilizzare la squadra in un momento molto difficile. In pochi mesi ha imparato a gestirsi, a creare il rapporto i giocatori, a sapere come rassicurare lo spogliatoio e a vincere la Champions League, che è qualcosa di impressionante. Una delle grandi qualità per il calcio di oggi è quello di stringere bei rapporti con giocatori e Zidane ha saputo svolgere questo compito. È stata una grande sorpresa.

Mijatovic conclude infine con una battuta sul suo gol nella finale del 1998, da molti considerata in posizione di fuorigioco: "Io sono convinto che fosse regolare - afferma -. La gente forse ha quella sensazione perché quando mi passarono la palla ero solo, ma il fatto che nessuno della Juve alzò la mano per protestare dice già molto. Pessotto guardò il guardalinee e si accorse che la posizione era buona. Poi non c'era tutta la tecnologia che c'è oggi, ma per me era buono".

Mijatovic

Davanti all'hotel di Cardiff che ospita i campioni d'Europa un centinaio di tifosi delle merengues ha intonato il coro "Mijatovic Mijatovic", ricordando appunto la rete del montenegrino ad Amsterdam 19 anni fa.