Nazionale, Buffon: "Non sono eterno. Vorrei fare il ct"

Mondiali
Gigi Buffon in conferenza stampa (Getty)

Il portiere della Nazionale non ha dubbi sul suo futuro: "Preferisco fare il ct", e sulle manovre di mercato della Juventus, che starebbe pensando al suo erede, aggiunge: "Giusto così, una società deve tutelarsi"

Una colonna portante non soltanto per la Juventus, ma anche per la Nazionale. Una bandiera, un esempio da seguire per tanti giovani portieri. Buffon però non è eterno, e prima o poi dovrà smettere. In quel caso quale sarà il suo futuro? 

Il futuro di Gigi

Gigi ha già le idee chiare, che non contemplano la possibilità di fare l'allenatore: “Tempo fa ho detto che potrebbe interessarmi di più un ruolo da c.t., perché è una figura meno impegnativa, visto che non richiede la continuità e la quotidianità del campo dalla quale quando smetterò vorrei staccare un po' - ha dichiarato Buffon - anche perché la mia è stata una carriera abbastanza intensa”.

Nessun proclama

Sulla goleada di cui si parla in questi giorni, Buffon non si sbilancia, anzi: “A me non piacciono questi annunci della vigilia perché partire cosi significa mancare di rispetto agli avversari che sono undici uomini come noi. E poi - continua Buffon - dai un segnale di rilassatezza a tutta la squadra. Sicuramente sappiamo che dobbiamo vincere e questo è innegabile, ma sappiamo anche che per farlo dobbiamo fornire un’ottima prestazione a livello di gioco, avere un approccio alla gara perfetto e alla fine il risultato sarà figlio di tutte queste cose”.

Gli eredi? Giusto così

Buffon ha risposto anche alle domande più maliziose relative ai suoi eredi per la difesa dei pali della Juve. Gigi non si sorprende che i bianconeri stiano pensando al suo sostituto: "Penso che sia anche giusto, nel senso che non sono eterno e non ho mai pensato di esserlo. Ho sempre pensato che una società debba tutelarsi e fare il meglio perché la Nazionale e la Juventus in questo caso sono più importanti del singolo Buffon. E' giusto che sia così"