Ancelotti, mr. 1000 panchine: "Amo ciò che faccio"

Serie A
Carlo Ancelotti arrivato a 1000 panchine in carriera
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Quella contro l'Amburgo è stata la partita numero 1000 della carriera da allenatore di Carletto. Con una lettera ha ringraziato tutti coloro i quali gli sono stati vicini nelle ultime 21 stagioni

Mille partite, mille emozioni: “Raggiungere un traguardo così a volte significa arrivare alla conclusione di un’avventura. State tranquilli, non è il mio caso: amo troppo quello che faccio”. Carlo Ancelotti ha festeggiato oggi la sua millesima panchina in carriera, rifilando otto gol allo sfortunato Amburgo. Da nazionale a internazionale, Carletto: partito dalla Reggiana e arrivato fino a più grandi palcoscenici del mondo. Al Bayern Monaco, oggi, una storia che continua: “Mi sento orgoglioso e onorato di raggiungere questo prestigioso traguardo”, ha detto in una lettera di ringraziamento indirizzata a coloro i quali lo hanno accompagnato in tutti questi 22 anni: “E se ripenso alla mia prima partita Reggiana-Palermo, giocata in quel lontano 27 agosto 1995, mai avrei creduto di arrivare a quota 1000. E quanta gioia, e quante delusioni, e quante preoccupazioni, e quante emozioni”.

Che numeri - Reggiana, Parma, Juventus, Milan, Chelsea, Psg, Real Madrid, Bayern Monaco. 1000 gare da allenatore in 21 stagioni, 590 vittorie. Le sue squadre hanno segnato 1851 reti e vinto 18 titoli. La carriera di Ancelotti è tipica dei numeri uno. Di quelli semplici, umili. Vincenti: “Un grazie a tutti i miei tifosi, che mi hanno sempre supportato con affetto ed entusiasmo, ma un grazie anche a chi non è stato dalla mia parte. La critica a volte ti aiuta a essere più motivato”.

Grazie 1000 - “Oggi sento anche di ringraziare tutte quelle persone che mi hanno accompagnato in questo meraviglioso cammino”, ha detto Ancelotti nella sua lettera. “Un grazie a tutti i miei presidenti, che mi hanno dato la possibilità di allenare le più grandi squadre del mondo. Un grazie a tutti i miei collaboratori e a tutte quelle persone che hanno lavorato con me in questi anni, facendomi sempre sentire a mio agio. Un grazie a tutti i miei giocatori, dal più bravo al meno bravo, con cui ho condiviso momenti belli e meno belli, ma sempre con grande rispetto e stima reciproca”. La storia di un vincente che continua. La storia di Carlo Ancelotti.