Milan, Montella: "Mai condizionati dal closing"

Serie A

L'allenatore rossonero fa il punto sulla sua squadra e guarda al futuro: "A Milanello non manca niente, non abbiamo alibi". L'obiettivo: "La qualificazione all'Europa League". Il domani: "Sto bene al Milan, la Nazionale può aspettare"

La premiazione per la Panchina d'Oro è stata l'occasione per parlare di Milan con Vincenzo Montella. L'allenatore rossonero si è espresso innanzitutto sul voto: "Ho votato Di Francesco, perché penso meritasse il premio. Ma anche Sarri. Eusebio per la continuità". Una visione super partes rispetto a Napoli-Juve: "Partita importantissima, sarà di altissimo livello, credo che la Juve abbia ancora qualcosa in più ma nel calcio i pronostici vengono smentiti".

Closing Milan - La questione societaria tiene banco ma bisogna raggiungere sul campo un risultato molto importante, vale a dire la qualificazione all'Europa League. "Al closing non ci abbiamo mai pensato come squadra, sarò ripetitivo ma da noi non manca nulla, noi non abbiamo nessun titpo di alibi".

Obiettivi a medio termine - "Come gruppo abbiamo pensato al presente guardando anche un po' al futuro - spiega - stiamo lavorando per colmare le lacune che abbiamo e migliorare il nostro gioco. Abbiamo dovuto fare i conti con tanti infortuni anche abbastanza inusuali ma senza appellarci a nessun alibi, perché credo che la positività porti qualcosa in più".

Il futuro - "L'allenatore è sempre messo in discussione, anzi valutato, ogni componente valuta in base alle aspettative. Io mi sento giudicato come mi sono sempre sentito, sono molto sereno sia che rimanga questa società che mi ha scelto sia se arriveranno altri proprietari".

Le idee - "Il mio calcio? Non esiste, esistono solo le mie idee, provo a trasmetterle. Ci è mancato molto Montolivo, ora Abate, Bonaventura anche aveva fatto passi da gigante. Ma bisogna guardare avanti. Donnarumma? Ha il futuro dalla sua parte, è equilibrato e non perderà la misura, sono certo che farà una grande carriera. Io in Nazionale? Se ne sono dette tante, sto bene al Milan, l'allenatore della Nazionale deve avere i capelli bianchi, per me è ancora un po' presto. Europa League? Noi dobbiamo fare la nostra corsa senza pensare alle altre, dobbiamo avere un cammino da Champions, gli altri hanno qualche scontro diretto in più e noi possiamo farcela"