Juve, una corsa a piccoli passi verso lo scudetto

Serie A

Ivano Pasqualino

La Juventus esulta dopo il gol di Khedira a Napoli (foto getty)
juventus_getty

LE STATISTICHE. I bianconeri hanno strappato un pareggio al San Paolo con una partita di umiltà e sacrificio, entrando pochissime volte nell'area del Napoli. Ma serve anche questo per vincere lo scudetto, come dicono i numeri: la squadra di Allegri ha la miglior difesa d'Italia, la seconda migliore d'Europa

Prima di tutto non prenderle. E non perdere. È stata questa la filosofia della Juventus al San Paolo. Un pareggio che, come scrive lo stesso Allegri su Twitter, è un "piccolo passo" molto utile per il campionato dei bianconeri. La Juventus con l’1-1 del San Paolo ha infatti mantenuto la squadra di Sarri a 10 punti di distanza a 8 giornate dalla fine, annullando probabilmente l’ultima occasione del Napoli di rientrare nella lotta scudetto. La Roma, a -6 dalla vetta, resta l’ultima sfidante al titolo per i campioni d’Italia.

L'obiettivo del Napoli 
- Il Napoli adesso potrebbe concentrarsi soprattutto sulla lotta per conquistare un posto in Champions, dato che i punti di vantaggio dalla Lazio quarta in classifica sono 4 (proprio come sono 4 i punti di svantaggio dalla Roma seconda). Il secondo posto vale l’accesso diretto alla Champions, dettaglio da non trascurare se si pensa alla clamorosa "retrocessione" in Europa League degli azzurri nell’agosto 2014 nei preliminari contro l’Athletic Bilbao.

Juve, la forza dell'umiltà - La dimensione della Juventus, allo stesso tempo umile e dominatrice del campionato, è racchiusa tutta nel tweet post partita di Allegri: "Con l'umiltà di chi fa i passi piccoli si corre. Dico spesso che la Serie A è una maratona: oggi abbiamo fatto un altro kilometro verso il traguardo". Quella di Allegri è una disamina lucida, che descrivere alla perfezione le due anime dei bianconeri: l’intelligenza del piccolo Davide insieme alla solidità del grande Golia.

I numeri di Juve-Napoli - La Juve a Napoli non ha brillato. Ha saputo soffrire e soprattutto resistere. Lo dimostrano i numeri: le due partite di questo campionato con meno tocchi in area nel primo tempo per la Juventus sono state entrambe contro il Napoli. Il dato di questi tocchi è davvero basso (3), considerando il valore della squadra di Allegri (dati Opta, ndr). È presumibile che, contro l’attacco più prolifico della Serie A (69 reti), la Juventus abbia pensato prima di tutto a non subire gol, riuscendo comunque a sbloccare il match con Khedira dopo appena sette minuti. L’avvio lampo della Juventus è un’altra delle grandi qualità dei bianconeri, che sorprendono spesso gli avversari imponendosi in avvio: la squadra di Allegri ha segnato nove gol nei primi dieci minuti di gioco in questo campionato, più di ogni altra squadra. Questo le consente di impostare il resto della partita in base al proprio ritmo.

Higuain bloccato da Sarri - E Higuain? L’uomo più fischiato della domenica non è riuscito a incidere, sia per l’emozione del ritorno al San Paolo sia per la ragnatela che Sarri gli ha costruito attorno. Sorprende il dato dei palloni toccati da Higuain all’interno dell’area del Napoli: zero in tutta la partita. Un numero che rispecchia la partita di sacrificio di tutta la Juventus, che trova la sua massima espressione d’umiltà in Mario Mandzukic, che a tratti ha fatto anche il terzino per dare una mano ai compagni (proprio come Samuel Eto'o nell'Inter del "triplete" guidata da José Mourinho).

Juve seconda miglior difesa d'Europa - La retroguardia bianconera ha funzionato anche per via della sicurezza trasmessa da Gigi Buffon, che contro il Napoli ha tagliato il traguardo delle 615 partite in Serie A, agganciando Javier Zanetti al secondo posto nella classifica storica del campionato (in totale sono 1001 le partite giocate da Buffon: 833 con le maglie di Juventus e Parma, 168 in Nazionale). Ma tutto il reparto arretrato di Allegri funziona ormai da anni. Anche in questo caso parlano i numeri: la Juventus è la squadra che in questo campionato ha subito meno gol (20), che ha subito meno tiri in porta (81) e che ha chiuso più partite senza subire reti (14, a pari merito con l’Atalanta). Non solo. Confrontando il numero dei gol subiti dalla Juventus in campionato (20), salta fuori che tra i principali campionati europei soltanto il Bayern Monaco ne ha subiti meno (13). In Premier League la miglior difesa è quella del Tottenham (21 gol subiti, mentre il super Chelsea di Conte ne ha incassati 23), nella Liga la miglior difesa appartiene all’Atletico Madrid (23 gol subiti, il Real Madrid di Cristiano Ronaldo ne ha subiti 28), mentre in Francia la capolista Monaco ha incassato 26 reti e il Psg in totale 21 reti. Un dato che conferma una delle verità storiche della Serie A: per vincere lo scudetto bisogna prima di tutto cercare di non subire gol. Proprio come ha provato a fare la Juventus a Napoli.