Lazio, Inzaghi: "Voglio fame e cattiveria per lo sprint finale"

Serie A
Simone Inzaghi, allenatore della Lazio (Getty)
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Sfida ai rosanero per i biancocelesti, queste le parole dell'allenatore in conferenza: " Bisogna giocare nel migliore dei modi, nessuno molla. I calendari bene o male si equivalgono". E ancora, sul finale di stagione: "Abbiamo fatto grandissime cose ma manca ancora lo sprint finale"

La Lazio corre veloce e pensa alla prossima sfida col Palermo, decisiva per l'Europa. Inzaghi, però, smorza l'entusiasmo post-derby e ci va cauto: "Abbiamo fatto grandissime cose ma manca ancora lo sprint finale". Prima i rosanero, poi la Roma. Gare decisive in vista della finale di Coppa Italia contro la Juve: "Il clima intorno a noi è buono, avevo chiesto una grande reazione dopo il Napoli, avevamo una partita difficilissima con il Genoa dopo il cambio allenatore. La reazione c'è stata, la partita è stata buona, purtroppo abbiamo commesso qualche leggerezza che ci ha impedito di vincere una gara fondamentale. Coi 3 punti avremmo passato una Pasqua migliore, abbiamo preso un punto quando ne meritavamo 3".

"Fame, agonismo e cattiveria!" - Continua Inzaghi: "Ci sarà tempo per preparare la finale, a noi sicuramente complicherebbe un po' i piani se venisse anticipata. Ma allo stesso tempo sarei contento di vedere la Juve in finale, è una squadra italiana, un club all'avanguardia, che è davanti a tutte le altre e merita di stare lì. Tiferò per la Juve in semifinale. Pensando a noi certo complicherebbe un po' il cammino. Ma due anni fa eravamo nella stessa situazione e la partita era stata preparata bene. Il nostro problema maggiore ora è il Palermo. Mancano 6 partite, dobbiamo affrontarle senza fare i calcoli. Voglio vedere fame, agonismo e cattiveria".

I complimenti per Pippo - Così Inzaghi sulla promozione in B del fratello col Venezia: "E' stato bravissimo, a inizio carriera ho giocato in Lega Pro, sono campionato difficilissimi da vincere. Aveva un girone complicato, è stato bravissimo e umile, l'umiltà è una cosa che non gli è mai mancata nemmeno da calciatore. L'umiltà gli ha fatto scattare la molla di ripartire dalla Lega Pro dopo 25 anni tra Juve e Milan ad altissimi livelli. Ha vinto meritando con la migliore difesa. Ha meritato tutto quello che ha ottenuto da calciatore, ora è partito molto bene come allenatore, spero che continui così anche il prossimo anno".

Formazione e scelte - "I nostri tifosi ci stanno aiutando, domani speriamo in uno stadio degno. Sulla Curva non ho dubbi, si è sentita col Napoli, nel derby, anche in trasferta. Spero che i veri laziali che domani saranno a Roma vengano allo stadio perché abbiamo bisogno di loro". Su Crecco possibile titolare: "E' un ragazzo che conosco molto bene, si sta allenando nel migliore dei modi. A sinistra abbiamo anche altre soluzioni, vedremo domani se partirà Lukaku titolare. Ma dobbiamo valutare anche il modulo, dobbiamo ancora vedere con calma". E ancora: "Stiamo vedendo e valutando. Il Palermo farà una formazione per crearci dei problemi. Ma dovranno trovare una Lazio affamata e con furore agonistico. Dovremo giocare al 130%". Sul Palermo: "Dobbiamo difendere di più da squadra. I nostri difensori stanno facendo un'ottima stagione, dobbiamo cercare di aiutarli e di non lasciare da solo il reparto arretrato. Mi aspetto un Palermo che verrà a fare la partita abbastanza chiuso".

Sull'esultanza di Cataldi - "Non so cos'è successo, in quel momento non ero in panchina ma nascosto in un tunnel dall'altra parte. Vanno capiti sia i tifosi che il ragazzo, ora gioca nel Genoa. Credo che nessuno abbia mai messo in discussione l'amore per la Lazio di Cataldi".