Juventus, Buffon attacca vandali di Superga: "Più morti dei morti"

Serie A
Anche Gianluigi Buffon ha voluto ricordare il Grande Torino (foto Getty)
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Il capitano bianconero, nel lungo messaggio pubblicato su Facebook, ha poi anche condannato gli atti vandalici di Superga: "I morti vanno lasciati in pace e rispettati, fossero anche i nemici più acerrimi. Tifosi della Juve, non è concepibile profanare e violare la sensibilità di chi ha sofferto"

Il mondo del calcio ricorda il Grande Torino, sessantotto anni dopo la tragedia di Superga che sconfisse gli Invincibili. Tanti i messaggi delle società di Serie A e non solo, a cui si uniscono quelli dei calciatori granata, degli ex e degli avversari. Tra questi ultimi c’è anche Gianluigi Buffon, che attraverso un lungo post pubblicato sulla sua pagina Facebook ufficiale ha voluto ricordare quella storica squadra. All’indomani della vittoria sul Monaco (che lo ha visto grande protagonista), il portiere bianconero ha dunque scritto un messaggio a pochi giorni dal derby di Torino - in programma domenica sera allo Juventus Stadium.

"I morti vanno rispettati, sempre"

"In una bella giornata post vittoria - scrive Buffon - il mio pensiero va ai cugini del Toro, ai loro tifosi e a quei gloriosi giocatori che hanno reso orgogliosa la nazione intera e il popolo granata. Onore a voi campioni del Grande Torino, in eterno, e siano perdonati coloro che si macchiano di atti inqualificabili, come deridervi o mancarvi di rispetto ancor oggi che sono passati quasi 70 anni. I morti sono morti e non rompono i co****ni a nessuno. Vanno lasciati in pace e vanno rispettati, fossero anche i nemici ed i rivali più acerrimi che uno possa avere. Perché i morti hanno mogli, figli e nipoti e dar loro una seconda atroce sofferenza, oltre quella che hanno già patito, è disumano".

Il portiere si rivolge ai tifosi bianconeri

"W la rivalità... W lo sfottò... W il campanilismo... W la sportività… W la vita nella pienezza dei suoi sentimenti, alcuni nobili, altri magari un po' meno. Ma quando si scrivono frasi indecorose o inopportuni striscioni, probabilmente senza piena consapevolezza, si è più morti dei morti. Mi provoca ribrezzo e rabbia sentire torturare ancor oggi i nostri 39 angeli dell'Heysel: non macchiamoci delle stesse colpe. Siamo uomini. Dobbiamo distinguerci se vogliamo seminare qualcosa di duraturo e costruttivo per l'umanità che arranca. Non accontentiamoci d'essere mediocri e vili solo per rifarci di uno sgarbo subito. In certe situazioni è meglio essere vittime che carnefici perché i carnefici saranno condannati dalla vita a strisciare nell'inferno della loro vacua esistenza. Le vittime patiranno il male subito, ma poi capiranno che essere diversi dai propri aguzzini darà forza e sicurezza per affondare la vita su valori autentici e per farsi portatori di bellezza, coscienza, rispetto, lealtà, senza precludere nulla alla competizione o rivalità".

"Non è concepibile profanare e violare la sensibilità di chi ha sofferto"

"Tifosi della Juve, mi rivolgo a voi perché so di potermelo permettere dopo tutto quello che abbiamo condiviso insieme. Tifosi della Juve, fatemi essere veramente orgoglioso di voi perché se pensiamo e crediamo davvero che lo stile Juve rappresenti e indichi dei valori meritevoli ed assoluti che ci caratterizzano, non è concepibile profanare e violare la sensibilità di chi ha sofferto e soffre ancora: non insudiciamo affetti, sentimenti e ricordi. Un abbraccio a chi crede che, anche e soprattutto nello sport, sia necessario essere uomini di buona volontà. Ora, domani, sempre e per sempre #FinoAllaFine!!!".

I messaggi di Marchisio e Dybala

Al pari del capitano bianconero, anche altri calciatori della Juventus hanno affidato il loro ricordo ai social network. Questo quello di Claudio Marchisio: "Sono passati 68 anni, ma in tutti noi, nel mondo dello sport e non solo il ricordo è indelebile! Grande Torino Football Club". Così, invece Paulo Dybala su instagram: "Rivali sempre, nemici mai. Rispetto per gli invincibili. Ma da sabato la Mole torna bianconera!".