Montella a Berlusconi: "Quando eravamo secondi il Milan gli piaceva"

Serie A

L'allenatore rossonero risponde all'ex presidente che aveva auspicato un cambio di tattica più che di uomini: "Ho molta stima di lui, so come la pensa e so che era contento quando nella prima parte di campionato abbiamo divertito anche lui". Sull'obiettivo: "Dopo tre anni senza coppe serve tornare in Europa, occorrono sette punti"

Vincenzo Montella incassa le piccole stoccatine dell'ex presidente del Milan Berlusconi e traccia un bilancio della stagione in rossonero fino a questo momento: "Io Berlusconi l'ho sempre ascoltato, per lui nutro grandissimo rispetto, un rispetto che rimane intatto anche se non è più proprietario del Milan - ha spiegato - per quanto ha fatto nel calcio rimane il presidente".

Quanto ai suggerimenti tecnico-tattici: "Il suo pensiero lo conosco perfettamente, lo conoscevo anche nella prima parte del campionato quando siamo stati per un breve periodo secondi e giocavamo molto bene e abbiamo dato grande soddisfazione anche a lui - ha tenuto ancora a precisare Montella - Il suo pensiero lo conosco anche dopo la vittoria di Doha. Non ci siamo sentiti ultimamente ma la mia stima resta intatta".

Quanto al momento di flessione della squadra: "Abbiamo corso un po' troppo, abbiamo un piccolo vantaggio che con merito ci siamo conquistati in tutta la stagione, magari meno nell'ultimo periodo in cui siamo in crisi di risultati e un po' anche di gioco, ma adesso è necessario unire le forze, essere critici ma in maniera costruttiva".

L'obiettivo resta l'Europa, non si parla di futuro: "Mi aspetto un clima di unione. Abbiamo bisogno di fare sette punti per essere aritmeticamente ai preliminari di Europa League, con tre vittorie, sperando in un passo falso dell'Atalanta potremmo arrivare quinti ma il sesto posto va bene. Tre anni senza coppe, quindi il primo obiettivo era tornare in Europa. Io sono sempre positivo, ci stiamo concentrando esclusivamente su questo finale di stagione".