Inter, Icardi: "Voglio restare qui. L'Argentina? E' un premio"

Serie A
Mauro Icardi (Getty)
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Il capitano nerazzurro ha parlato del suo futuro, della chiamata del nuovo ct dell'Albiceleste Sampaoli e del suo modo di giocare: "Mancini mi ha migliorato". A margine della presentazione della nuova maglia, Danilo D'Ambrosio ha dato il suo identikit per la scelta del prossimo allenatore: "Un italiamo che dia identità alla squadra"

Sta per finire una stagione tra alti e bassi per l’Inter, la squadra attualmente guidata da Stefano Vecchi si prepara a tornare in campo a San Siro per affrontare l’Udinese nell’ultima giornata di questa Serie A. Non ci sarà Mauro Icardi, fermo per un infortunio nell'ultima giornata, ma rinvigorito dalla convocazione in Nazionale con l'Argentina. A Inter Channel ha parlato del suo futuro, della prossima stagione e della scelta del nuovo ct dell'Albiceleste di chiamarlo per gli impegni della Nazionale a giugno: "Tutti sanno che io sono tifoso dell'Inter e che per me è importantissima. Voglio giocare qua, l'ho sempre detto sin dal primo giorno che sono arrivato qua a Milano. Speriamo di vincere tutto l'anno prossimo, speriamo di iniziare subito bene per dare qualche gioia ai nostri tifosi" .

Convocazione in Nazionale e il suo gioco

"La convocazione in Nazionale? Penso che sia un premio agli anni che ho fatto: sono stato convocato la prima volta quando sono arrivato in nerazzurro e adesso posso avere una seconda chance di fare vedere il mio valore lì, al di là della grande concorrenza". A chi lo critica per il suo gioco, ha risposto per le rime: "Non gioco per i compagni? Io sono la punta centrale e devo allungare la squadra. Non posso arretrare troppo, ma questo la gente non lo vede". L'attaccante nerazzurro si sente diverso, grazie soprattutto a Roberto Mancini: "Con lui sono migliorato molto. Con Mazzarri facevo solo l'attaccante d'area".

L'importanza di un gol

"Non ho un modo di descrivere che cosa sia il gol per me - ha dichiarato il giocatore argentino - ma penso sia la cosa più bella che può esistere per un attaccante. Cambia una partita, perché se fai gol sicuramente vinci. Cambia il risultato. Per me che sono attaccante fare gol e farlo con continuità, come dicono i numeri, è ancora più bello. Poi sentire i tifosi quando si fa gol, quando si suda con i compagni… emozioni che non si possono descrivere con le parole. Sono sentimenti che si sentono dentro. Le esultanze? Ogni tanto qualche testata nell’euforia del gol arriva. Ogni tanto capita. Però in quel momento lì non senti niente perché sei così contento, hai una felicità dentro".

La presentazione delle maglie

E mentre si comincia già a pensare al mercato, in casa nerazzurra sono state presentate oggi all’Inter Store sono state presentate le maglie che i calciatori indosseranno nella prossima annata. Presente all’evento Danilo D’Ambrosio, che ha fatto il punto sul momento attuale e soprattutto su quello che potrà essere l’avvenire della formazione nerazzurra. "Speriamo di riuscire a dare soddisfazioni con questa divisa. Cercheremo di andare in Champions - dice Danilo D'Ambrosio a margine dell'evento - Spalletti? Al futuro ci pensa la società. Ci vuole un allenatore italiano come ha detto Ausilio".

"Delusi per non aver raggiunto la Champions"

"Siamo molto delusi per non essere riusciti a raggiungere il terzo posto in classifica - ha detto il difensore - questo era sicuramente il nostro obiettivo e per questo siamo delusi; ci credevamo, ci credeva la società e anche la squadra, è inspiegabile e inaccettabile per noi calciatori mollare così in questo finale di stagione. Per quanto riguarda il futuro della panchina posso dire che, a prescindere dal nome, noi nello spogliatoio non sappiamo chi ci sarà il prossimo anno in panchina ma pensiamo solo a chiudere bene la stagione domenica; posso comunque aggiungere che sono d'accordo con il direttore sportivo Ausilio, servirà un allenatore capace di dare un'identità a questa squadra".