Roma, Pallotta: "Totti sarebbe un ottimo ambasciatore"

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Dagli Stati Uniti il presidente giallorosso torna a parlare del possibile futuro di Francesco Totti: "Potrebbe sfruttare la sua grande reputazione mondiale e portare in giro il marchio della Roma. Fossi in lui andrei prima un po' al mare. Lo stadio? Lo vogliono tutti tranne Lotito"

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Dopo la grande festa che l'Olimpico ha tributato domenica scorsa al proprio capitano, James Pallotta torna a parlare per la prima volta di Francesco Totti e del suo ruolo futuro. E il presidente della Roma ha un consiglio da dare al suo oramai ex numero 10. "Visto che ha questa grande reputazione potrebbe cercare di trarne il massimo vantaggio" - dice ai microfoni dell'emittente di New York 'SiriusXM' - "può essere un ottimo 'ambasciatore' di brand nostri partner e fare un sacco di soldi per se stesso con sponsorizzazioni e pubblicita' varie in tutto il mondo".

"Io ora me fossi in lui andrei al mare (cosa che in effetti Totti oggi ha fatto, ndr) ma Francesco ha davanti a sé due strade, quella tecnica nel calcio perché ha un contratto di sei anni con noi e l'altra da 'ambasciatore', che è ciò che farei io. Ma credo che ora non lo sappia nemmeno lui, perché per 25 anni ha fatto solo questo. Io sono stato zitto - prosegue il n.1 giallorosso - non ho raccontato ogni nostra conversazione, ma al termine della scorsa stagione abbiamo fatto un accordo per un altro anno e lui sapeva che non avrebbe giocato molto, io gliel'ho detto. Avevamo pensato di fare come il 'Kobe Bryant Tour', e qualcosa c'e' stato. Infatti il pubblico di Milano gli ha tributato un grande saluto, e lo hanno fatto perfino quelli della Lazio".

Spalletti e il futuro allenatore

Spalletti è un uomo molto complicato, ma anche un genio, e un tipo molto creativo. Io non l'ho mai criticato, perche' mi ha salvato il c...o l'anno scorso e quest'anno. Sapevamo da un po' di tempo che se ne sarebbe andato. Con chi lo sostituiremo? Stiamo parlando con un paio di ragazzi, c'e' stata qualche complicazione ma entro una settimana pensiamo di dare l'annuncio".

A tutto mercato

"Ieri ho visto Monchi e gli altri dirigenti e in questi cinque giorni ci occuperemo di tante cose, anche del mercato. Monchi? La prima volta l'ho incontrato 9 mesi fa a Londra, ci siamo piaciuti subito. Siamo fortunati che abbia scelto noi, aveva offerte piu' ricche della nostra e se ci ha scelto vuol dire che crede nel progetto". Poi si parla di mercato: e' vero che Salah va al Liverpool? "Con queste domande mi sembrate dei giornalisti di Roma - risponde Pallotta -, comunque per ora non c'e' niente. Continuano a farci offerte per molti giocatori, e se dessimo retta a tutti partirebbero i tre quarti della nostra rosa. Ora vedremo cosa fare". Il presidente tiene pero' a chiarire che ha intenzione di lavorare anche in entrata. "Per migliorare - spiega - ci servono 4 o 5 rinforzi di peso, perche' faremo anche la Champions. In questa stagione ci hanno penalizzato gli infortuni, specie nel reparto difensivo. Quello di Florenzi ci e' costato almeno 4 punti. E poi non avevamo abbastanza profondita' in attacco: Dzeko ha segnato 39 gol ma se si fosse infortunato non so in che posizione saremmo finiti in campionato".

"Szczesny va via? A me ha detto che vorrebbe rimanere con noi - continua Pallotta -. E dico di piu': sono rimasto sorpreso dal fatto che alcuni di quelli che pensavo volessero andarsene prima e dopo l'ultima partita (quella con il Genoa n.d.r) sono venuti a dirmi che vogliono restare. E' segno che abbiamo un bel gruppo, ci manca un po' di profondita' e Monchi ci aiutera'". Ma il futuro passa per i giovani: "le nostre squadre giovanili sono tutte nei playoff - dice Pallotta - e hanno lavorato benissimo. E in America, dove abbiamo undici 'accademie' siamo di gran lunga i migliori e qui troveremo i migliori, con il passaporto, da far andare in Italia. In generale, i nostri giovani hanno talento e non accadra' piu' che vadano altrove, lo metteranno a disposizione della nostra squadra. Poi quando avremo lo stadio sara' tutta un'altra cosa". Cosa ha di piu' la Juventus? "Una tradizione e una proprieta' consolidata - spiega Pallotta -. Io in un paio di anni ho dovuto imparare tante cose, a cominciare da come funziona in Italia il sistema bancario. Comunque se guardi bene come la Juve ha costruito il team, loro hanno grandi centrocampisti ma anche noi. Sono meglio di noi in attacco, ma in difesa la differenza e' che loro stanno insieme da tanto tempo. Sono come i Boston Celtics o i Golden State Warriors, giocatori che si conoscono bene perche' da tanto tempo stanno insieme, e ogni anno inseriscono uno o due giocatori su una grande base: e' cio' che dovremo fare anche noi, senza piu' fare tante compravendite".

La questione stadio

Dopo aver dispensato i suoi consigli a Totti, il numero uno della Roma torna su un'altra questione che sta molto a cuore alla società giallorossa, lo stadio: "Ne abbiamo davvero bisogno, e al 99% sono ottimista, abbiamo fatto cosi' tanti incontri... A Roma tutti, a parte Lotito, vogliono questo stadio. Il 15 o 20 giugno - aggiunge Pallotta - dovremmo avere notizie, il progetto e' cambiato, non ci sono piu' le tre torri, ma anche se il 60% e' stato modificato per noi non e' cambiato nulla. Ma se non cominceremo a farlo entro 26-28 mesi, ci sara' un nuovo proprietario (della Roma, ndr), perche' non possiamo continuare a buttare soldi in questo progetto, ne abbiamo spesi gia' tantissimi. Se lo faremo, ci sara' un centro medico, un hotel, un superstore, la nostra Hall of Fame e ogni tipo di 'sport facilities'. Se tu vai a Roma, non ci sono Sport Bar, solo dei piccoli pub. Noi li faremo, e sara' la struttura piu' utilizzata di tutta l'Europa del sud"