Napoli-Benevento: derby campano in A 30 anni dopo, amarcord Baroni

Serie A

Luca Cassia

Protagonista a Napoli come a Benevento, Marco Baroni prepara il suo ritorno al San Paolo (Foto LaPresse)
baroni_lapresse

In programma al San Paolo, il match tra gli azzurri e il Benevento regala una sfida campana in Serie A dopo trent'anni d'assenza. Sarri perse contro i giallorossi nel 2011 da allenatore del Sorrento, Baroni segnò invece il gol del 2° scudetto al fianco di Maradona per la gioia di una città intera

Non hai Sky? Guarda lo Sport che ami subito e senza contratto su NOW TV! Clicca qui

Sono poco più di 50 i chilometri che separano Napoli e Benevento, distanza colmata dagli Stregoni di scena al San Paolo. Archiviato lo stop ucraino in Champions per la squadra di Sarri, dopo trent’anni la Serie A torna ad accogliere un atteso derby campano. Era la stagione 1987/88, quella del sorpasso targato Milan ai danni dei campioni d’Italia trascinati da Maradona: 4 stop nelle ultime 5 partite per gli azzurri allenati da Ottavio Bianchi, implacabili piuttosto contro l’Avellino battuto 1-0 al Partenio e 4-0 in casa. Da allora in A è sfumato l’incrocio con la Salernitana nel 1998, anno che vedeva gli azzurri confinati in Serie B. Il Benevento è la quarta squadra campana di scena nel massimo campionato italiano, corregionale che il Napoli ha sfidato nei due incroci della C1 nell’annata 2004/05, primo tassello della rinascita con De Laurentiis. Doppio 2-0 per gli uomini guidati prima da Ventura e poi da Reja sconfitti invece nella finale playoff da un’altra campana, l’Avellino. Complessivamente la Serie A ha riservato 11 precedenti regionali al San Paolo per i padroni di casa, vittoriosi in 6 occasioni a fronte di un solo ko nel 1979 firmato sempre dall’Avellino. Ora l’incrocio torna d’attualità grazie al Benevento e all’ex Marco Baroni già decisivo a Fuorigrotta.

Sarri stregato

Trasferta logisticamente agevole per i giallorossi, distanti viceversa dal Napoli per divario tecnico e assenze pesanti oltre a numeri e risultati. Prendete il trend recente degli azzurri in Serie A, trionfanti nelle ultime 8 partite di campionato: qualora il San Paolo accogliesse i tre punti, De Laurentiis festeggerebbe uno storico record di vittorie consecutive. Agli antipodi il discorso in casa Benevento: ultimo posto a quota 0 punti e un solo gol segnato nonostante abbia sempre calciato almeno 15 volte per partita nei primi 270’. Pronostico già scritto oppure gara votata alle sorprese? Certo è che nella sua lunga gavetta Maurizio Sarri ha già affrontato due sfide regionali alla guida di una formazione campana, il Sorrento. La Lega Pro Prima Divisione, stagione 2011/12, riservò all’allora tecnico rossonero l’Avellino battuto di misura (gol del napoletano Ciro Ginestra) e proprio il Benevento vittorioso 1-0. Meno di due mesi più tardi verrà inspiegabilmente esonerato nonostante il 6° posto a soli 3 punti dai playoff. Se il Napoli a punteggio pieno parte decisamente favorito, quantomeno il precedente di Sarri al Vigorito rappresenta un tabù da sfatare nel prossimo febbraio. Già, perché il Benevento gli costò un altro stop pure ai tempi del Perugia nel 2009, bestia nera nei due incroci maturati in panchina. Della sua avventura a Sorrento restano piuttosto tante perplessità e il tesserino da allenatore, lui che vanta radici toscane e una lunga gavetta proprio come Baroni.

Uomo scudetto

Il San Paolo renderà omaggio anche a Carmelo Imbriani scomparso nel 2013, cresciuto nel Napoli e simbolo nella sua Benevento dove gli è stato intitolato l’antistadio del "Ciro Vigorito". Indimenticato protagonista in entrambe le società proprio come Marco Baroni, attratto dalla sua prima vittoria in Serie A dopo un solo punto all’attivo in 6 partite considerando la breve gestione del Siena. L’allenatore degli Stregoni vanta un biennio da giocatore tra le fila del Napoli negli anni d’oro dell’era Ferlaino: già autore contro il Bologna del gol numero 3.000 nella storia del club, l’ex difensore 26enne realizzò alla Lazio la rete del 2° scudetto davanti al pubblico napoletano. Era il 29 aprile 1990, ultima giornata di campionato, quando in avvio Baroni segnò di testa sfruttando un calcio piazzato di Maradona. "Sarebbe un sogno disputare il derby in A contro il Napoli", raccontava l’ex azzurro (76 presenze e 4 gol) prima di conquistare un’incredibile promozione con il Benevento. Un traguardo inedito in 88 anni d’esistenza per i giallorossi, peraltro il primo club destinato alla massima serie da esordiente in B. Il desiderio di Baroni è diventato realtà dopo il ritiro dal calcio giocato e una lunga formazione in panchina: dalla Lega Pro alle Primavere di Siena e Juventus fino alle stagioni in Serie B alla guida di Lanciano, Pescara, Novara e appunto Benevento. L’eroe di quella giornata memorabile torna da avversario al San Paolo, lui che ha scritto nuovamente la storia in Campania.