Una Roma senza Dzeko, ecco come potrebbe giocare

Serie A

Fabrizio Moretto

Edin Dzeko, dal 2015 a Roma (Foto lapresse)

Abbiamo provato a ipotizzare come potrebbero cambiare i giallorossi con l'addio del centravanti bosniaco. Schick ritroverebbe la sua posizione naturale, ma occhio ai possibili arrivi di Batshuayi o Sturridge

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Siamo nella seconda metà di gennaio e del calciomercato invernale e la Roma, per ora, non ha ancora ufficializzato operazioni in entrata o in uscita di grande rilievo. Presto però potrebbero arrivare le prime e, se si concretizzassero, porterebbero a una vera rivoluzione in casa giallorossa. I nomi sul piatto nella trattativa con il Chelsea sono infatti quelli di Emerson Palmieri e Dzeko (50 milioni complessivi l'offerta degli inglesi, 60 la richiesta di Pallotta), troppo pochi in teoria per parlare di metamorfosi, considerando anche che l'italobrasiliano è ora una riserva di Kolarov. Basterebbe però la sola cessione del bosniaco a cambiare tutto. Il capocannoniere della scorsa stagione infatti è stata l'unica certezza in attacco di Di Francesco per tutti questi mesi, giocando titolare tutte le sfide di campionato e Champions e subentrando dalla panchina contro il Chievo e contro il Torino in Coppa Italia. 12 centri totali per lo stakanovista della Roma che ora rischia di lasciare un vuoto nel reparto offensivo. Ma sarà davvero così? La squadra giallorossa i suoi centravanti li ha già. Nel mercato estivo infatti Monchi ha portato nella capitale prima Defrel, arrivato per fare il vice Dzeko, e successivamente Patrik Schick, il colpo ad effetto del ds spagnolo, in grado finora di non riuscire a tamponare la lacuna lasciata dalla partenza di Salah e dimostratosi incompatibile insieme al bosniaco. Ecco perché l'eventuale cessione di quest'ultimo rappresenterebbe una perdita importante a livello tecnico e realizzativo, ma potrebbe non essere pagata a lungo dal punto di vista tattico. Senza Dzeko infatti, Schick ritroverebbe il ruolo di punta centrale, occupato quest'anno solo a nella trasferta di Verona, e mostrare tutto il potenziale fatto intravedere nell'esperienza blucerchiata.

Batshuayi nell'attacco di Di Fra?

Esterno o punta? Il dilemma estivo di Monchi rischia di ripresentarsi anche adesso. Per tutta la precedente finestra di calciomercato infatti, il ds giallorosso ha a lungo inseguito un esterno in grado di rimpiazzare Salah, in particolare Mahrez, salvo poi virare su un giocatore di altre caratteristiche, come Patrik Schick. Ora che il ceco può occupare la posizione centrale, su chi concentrerà le proprie energie il direttore sportivo? Al momento pare che la sua idea sia quella di trovare un'altra punta. Ricordiamo che si parla ovviamente sempre di ipotesi e stiamo azzardando una possibile Roma con Dzeko ceduto al Chelsea. Nel pacchetto proposto dai Blues ci sarebbe anche il prestito di Michy Batshuayi, centravanti classe '93 belga che presenta caratteristiche diverse da chi andrà eventualmente a sostituire nella capitale. Batshuayi infatti non è la classica boa d'area di rigore, il giocatore alto e possente che aspetta il pallone nel suo 'quadrato' per finalizzarlo in rete, ma ama svariare su tutto il fronte d'attacco e partecipare alla manovra. Assomiglia più a Schick che a Dzeko, anche se in Premier non è riuscito a mostrare appieno le sue qualità. Arrivato a Londra nel 2016, dopo una stagione da urlo a Marsiglia costituita da 17 gol e 9 assist in 36 presenze, non è riuscito a integrarsi perfettamente negli schemi di Antonio Conte, nonostante poi il gol che ha consegnato aritmeticamente il titolo al Chelsea porti la sua firma. Prima di Marsiglia, il belga era andato un'altra volta in doppia cifra in carriera, mettendo a segno 18 gol con la maglia dello Standard Liegi nella stagione 2013-14.

L'alternativa british

Altro nome che si è fatto in ottica Roma è quello di Daniel Sturridge, nel mirino anche dell'Inter che lo ha virtualmente prenotato in attesa di trovare l'accordo con il Liverpool. I Reds chiedono 40 milioni, troppi al momento per l'Inter e troppi anche per la Roma che eventualmente lo prenderebbe come soluzione tampone fino al termine della stagione. Anche l'inglese ha caratteristiche più simili a Schick e non a Dzeko, tanto che quasi un terzo delle sue partite in carriera (58 su 193) le ha giocate da esterno d'attacco, con risultati discreti in termini di gol e assist. Le sue fortune le ha fatte però soprattutto in posizione centrale, anche se gli infortuni ne hanno condizionato la carriera. Dal 2014 non è mai andato oltre le 20 presenze stagionali in Premier League e anche il suo rendimento ne ha risentito. È quindi un calciatore da rilanciare e nei giallorossi sarebbe probabilmente più utile nel ricoprire il ruolo di Schick in questa prima di stagione, ovvero da supporto alla prima punta. Numeri e valutazioni, in attesa di capire quello che sarà il destino della Roma.