Inter, Spalletti: "Ora voglio orgoglio, Icardi non dall'inizio. Steven Zhang sarà presidente perfetto"

Serie A
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Un solo obiettivo per l’Inter, ritrovare la vittoria dopo il ko di Genova e riprendere il cammino verso una qualificazione in Champions League. L’occasione per i nerazzurri arriva contro il Benevento, fanalino di coda del campionato: gara in programma a San Siro sabato alle 20:45, le parole di Luciano Spalletti in conferenza stampa

INTER-BENEVENTO, LE PROBABILI FORMAZIONI

Rialzare immediatamente la testa dopo il pesante ko arrivato nell’ultimo turno di campionato al Ferraris contro il Genoa e ritrovare il sorriso dopo un periodo parecchio complicato. L’Inter cerca una svolta per riprendere il cammino verso la Champions League: per la prima volta fuori dalle prime quattro in classifica dall’inizio della stagione, i nerazzurri affronteranno a San Siro, sabato alle 20:45, il fanalino di coda Benevento. Della gara contro i giallorossi ha parlato in conferenza stampa Luciano Spalletti, che oltre a Perisic e Miranda ritrova anche Mauro Icardi: il capitano nerazzurro, out per infortunio nelle ultime settimane, è infatti stato inserito nella lista dei convocati, ma non verrà impiegato dal primo minuto. Ad annunciarlo lo stesso Spalletti: "Icardi è convocato, ma è meglio non correre il rischio di impiegarlo per 90 minuti. Per quanto riguarda il suo impiego non so ancora, abbiamo ancora delle ore a disposizione e valuteremo. Se Rafinha giocherà dall’inizio? Anche questa settimana, per lui, abbiamo dovuto alternare l'impiego e le tempistiche di allenamento. Ha avuto un po' di affaticamento muscolare, la sua situazione va valutata al massimo perché ha avuto un po’ di affaticamento muscolare. Oggi si è allenato, ma è stata una seduta ridotta perché domani abbiamo la partita, quindi la risposta non è totale. Però il giocatore è a disposizione e, per quelle che saranno le possibilità, lo vogliamo usare perché ci può dare una mano importante".

Il momento difficile lo abbiamo determinato noi, ma stiamo lavorando bene e terminerà

Spalletti ha poi analizzato il momento della sua squadra, che negli ultimi due mesi ha trovato una sola vittoria in campionato. "Le nostre difficoltà di questo momento non sono legate ad un singolo giocatore – ha spiegato l’allenatore dell’Inter. Noi siamo calati nel pensiero di essere forti e di poter vincere contro chiunque. Abbiamo attraversato due fasi, prima abbiamo avuto un buon periodo e poi uno bruttissimo. Ma il momento difficile lo abbiamo determinato noi. Adesso tocca a noi affrontare le difficoltà e, se lo faremo lavorando da squadra, tutto diventerà più piccolo. La cosa che mi disturba è la rinuncia, il fatto di non lottare fino in fondo: noi dobbiamo sempre credere nella nostra forza. Questa settimana ho visto qualcosa in più, la ricerca di soluzione e l’assunzione di responsabilità. Ma sulla professionalità del mio gruppo la penso sempre allo stesso modo: sono convinto che renderemo la vita dura a tutti. E’ chiaro, però, che adesso si fa più fatica, perchp il vento ce l’abbiamo davanti e non alle spalle. Se mi aspetto di più da alcuni giocatori? Non è che me lo aspetto, sono loro che faranno vedere di avere le doti per essere definiti dei leader in questo gruppo. Queste qualità ci porteranno ai risultati. Se potrà bastare o meno dipende anche dalle avversarie, che hanno un valore assoluto importante. La cosa che non va bene è il periodo di risultati negativi, che non deve assolutamente continuare. La mia squadra l’ho vista lavorare bene, quindi questo momento terminerà. Ci sono dei segnali, si va a scavare in profondità per avere la reazione necessaria".

Facciamo cambiare idea ai tifosi

L’allenatore nerazzurro ha anche parlato del calo di entusiasmo tra i tifosi causato dagli scarsi risultati dell’ultimo periodo. "La gente adesso vuole vedere come siamo fatti ed è normale che sia così. Adesso sta a noi dare una risposta: per tutto ciò che ci stanno dicendo, la reazione finora è scarsa, ci vuole più orgoglio. E’ il momento di far vedere chi siamo, altrimenti loro hanno ragione. Vogliamo far cambiare idea ai tifosi".

Felice delle parole di Sabatini e Antonello. L'assenza di Zhang? La mancanza di risultati non è colpa sua

In chiusura Spalletti ha commentato le dichiarazione dell’ad nerazzurro, Antonello, e del responsabile dell’area tecnica del gruppo Suning, Sabatini, che oltre ad aver espresso il proprio sostegno all’allenatore, hanno parlato di un progetto da portare avanti anche con Mauro Icardi, sul quale si sono infittite le voci di mercato. "Le parole di Antonello e Sabatini mi hanno fatto estremamente piacere, e non per i giudizi positivi su di me. Ciò che mi è piaciuto è la maniera di affrontare la situazione su una base di stabilità e di conoscenza approfondita, oltre alla voglia di creare un discorso. E’ un aspetto fondamentale. In più l’ad ha dimostrato con le sue parole che è necessario prendere una strada e mantenerla, senza farsi turbare dal singolo risultato di una partita. Ciò che è stato espresso su Icardi, invece, è il pensiero di tutta la società e quindi anche il mio. Nello spogliatoio conta quello che ha detto colui che riveste l’incarico più importante in società. La ‘sintesi’ richiesta da Sabatini? Vuol dire che si sono spese tante belle parole, ma che ora è il momento di fare punti. Da qui in avanti i nostri avversari potranno avere il nome che gli pare, il nostro obiettivo è vincere sempre le partite". Infine l'allenatore dell'Inter ha dato un giudizio sulla figura di Steven Zhang: "Lui ha tutte le carte in regola per diventare un presidente perfetto, oltre ad essere gentile ha le qualità per esprimersi nel ruolo che gli è stato assegnato - ha concluso Spalletti -. In società ci sono tanti ruoli e ogni persona ha le sue cometenze. Steven ha delle imposizioni dalla famiglia, deve girare il mondo e conoscere nuove realtà. Si fida di noi, e noi dobbiamo fare un buon campionato superando questo brutto periodo. Non esiste alcuna depressione. I risultati dell'Inter non dipendono dall'assenza delle alte cariche del club, ma soltanto da noi".

I convocati: tornano Icardi e Perisic

Per Luciano Spalletti, appunto, le buone notizie arrivano dall'infermeria: ristabiliti Mauro Icardi, Ivan Perisic e Miranda, che avevano saltato gli ultimi impegni a causa dei rispettivi infortuni. I tre giocatori sono stati regolarmente inseriti nella lista di 21 calciatori convocati. Questo l'elenco completo: Handanovic, Padelli, Pissardo; Lisandro, Cancelo, Ranocchia, Santon, Miranda, Dalbert, D'Ambrosio, Skriniar; Gagliardini, Rafinha, Vecino, Borja Valero, Brozovic; Icardi, Karamoh, Eder, Perisic, Candreva, Pinamonti.