Stadi, Marotta: "Rivedere la norma sul distanziamento"

Serie A

L'amministratore delegato nerazzurro propone di eliminare il metro di distanza obbligatorio tra un posto e l'altro per limitare le perdite economiche dei club di serie A: "Con il distanziamento di un metro la capienza verrebbe ridotta ulteriormente"

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Dopo più di un anno di partite giocate a porte chiuse, nella prossima serie A tornerà il pubblico negli stadi. Il Governo, infatti, ha dato il via libera per l’apertura al 50% degli impianti, nei quali sarà consentito l'accesso solamente ai possessori di Green Pass. Sulla vicenda si è espresso, sulle pagine dell'ANSA, l'amministratore delegato dell'Inter Giuseppe Marotta: "La cosa più importante è la tutela della salute dei cittadini e dei tifosi – ha dichiarato. Prendo atto della decisione delle autorità governative che hanno stabilito la riapertura degli stadi al 50%, ma per me bisognerebbe fare un ulteriore ragionamento. In quasi tutti gli impianti, rispettando il distanziamento di un metro tra un posto e l'altro, la capienza verrebbe ridotta ulteriormente al 25/30% e questa situazione provocherebbe un danno economico considerevole alle casse dei club". 

"Eliminiamo il distanziamento di un metro"

Marotta, tenendo conto delle esigenze delle società, propone una soluzione alternativa: "So che il presidente Dal Pino si sta impegnando in questi giorni per venire incontro alle società. Forse sarebbe più utile eliminare il metro di distanza tra un posto e l'altro tenendo obbligatorio il Green Pass, che in questo momento rappresenta il massimo della tutela per tutti". Poi il dirigente nerazzurro quantifica le perdite della sua società: "Cerchiamo di rendere gli stadi più sicuri e totalmente vivibili senza perdere di vista la parte degli introiti per i club. L'Inter, ad esempio, nelle ultime due stagioni ha registrato un mancato introito pari a circa 120 milioni"

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