Giancaspro: "Il Bari fa paura, lo porterò in alto"

Serie B
Cosmo Giancaspro, presidente del Bari (Getty)
cosmo_giancaspro

Il presidente dei biancorossi ha parlato in conferenza stampa: "Floro Flores mi ha sorpreso, non giocava da molto ma già dall'esordio di Cittadella, è stato uno dei pochi a salvarsi". Commento su Galano: "Avevo pochi dubbi: voleva tornare in Puglia a tutti i costi, sapevo che avrebbe dato il massimo"

3-1 in casa alla Ternana, il Bari ha grandi ambizioni. Di vittorie, soprattutto. Perché vuole salire in Serie, ormai è l'obiettivo dichiato di club e giocatori. Pure del presidente Cosmo Giancaspro, intervenuto in conferenza stampa dopo la vittoria di sabato scorso: "Questo Bari fa paura, sogno di portarlo in alto". Ha esordito così: "Mi aspettavo l'impatto avuto, nonostante la mia poca esperienza tecnica. La forza mentale dei nuovi è davvero impressionante. Hanno voluto sposare la causa biancorossa con tanta voglia di giocare". Sui nuovi: "Floro Flores mi ha sorpreso, non giocava da molto ma già dall'esordio di Cittadella, è stato uno dei pochi a salvarsi. Su Galano avevo pochi dubbi: voleva tornare in Puglia a tutti i costi, sapevo che avrebbe dato il massimo". Poi c'è Raicevic, fin qui utilizzato in tre spezzoni: "L'ho visto un po' arrugginito. Ha ancora difficoltà perché ha giocato poco nei primi mesi del campionato".

"Questo Bari fa paura" - Continua Giancaspro, la formazione di Colantuono ha tanta qualità e può sognare: "Questo Bari fa paura a tutti, non può arrivare al di sotto del quinto posto. Ora, gli avversari ci affrontano con la consapevolezza di essere più deboli. Questo non mi piace. Siamo ancora in fase di rodaggio ed è difficile confrontarsi con squadre che, soprattutto al San Nicola, si arroccano in difesa. I playoff? Sono una roulette, dove chiunque può uscire".

Il progetto del presidente - Giancaspro ha parlato così del nuovo centro sportivo: "Il centro sportivo, quando verrà realizzato, vedrà presente anche la prima squadra. Gli investimenti vanno calibrati rispetto alla struttura patrimoniale. Ultimamente, si è irrobustita la rosa dei calciatori: abbiamo acquistato calciatori di proprietà e mi auguro che i risultati sportivi continuino ad essere quelli degli ultimi tempi. Al mio piano mancano ancora un paio di tasselli fondamentali, che comprendono investimenti su strutture ed infrastrutture". E ancora: "Teniamo molto alla formazione post-carriera dei ragazzi con il rischio che potrebbe anche non esserci una carriera. Qui al San Nicola ho istituito una mensa dove i ragazzi mangiano tutti insieme. Da qui, la necessità del centro sportivo". Un obiettivo concreto: "Stimolo gli altri sindaci con cui ho parlato a non pensare che la partita sia chiusa, i progetti con loro sono ancora in piedi. Il nostro è un progetto in evoluzione. Ho visto alcuni centri sportivi italiani che possono essere quasi clonati da noi. Non è un investimento così grande da far rabbrividire le casse della società ma è necessario per dare una casa alle formazioni giovanili". Bari lontano dal San Nicola? "Non voglio fare alcuna polemica con il Comune, interessa allargare il progetto ai comuni limitrofi. Il centro sportivo previsto potrebbe sorgere a Bari, come in provincia ma non allontaneremo la prima squadra dal San Nicola. Non è mio interesse andar via".