Perugia, Goretti: "Futuro Bucchi? Ci incontreremo a breve"

Serie B
Christian Bucchi, allenatore del Perugia (Lapresse)
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Il responsabile dell'area tecnica biancorossa parla del futuro dell'allenatore a fine stagione: "Ha un contratto fino al 2018, adesso vediamo alla fine"

Il sogno del Perugia continua, il sogno playoff. Anche se non dipende direttamente dalla squadra di Bucchi, in quanto Frosinone ed Hellas viaggiano spedite: "A volte avverto che i calciatori non si esaltano per quello che hanno fatto. Penso che dovrebbe esserci un' aria più elettrica, più carica". A parlare così è il coordinatore dell'area tecnica del Perugia, Roberto Goretti, che ai microfoni di Umbria Tv ha parlato sia della stagione che del futuro di Bucchi.

Sul futuro di Bucchi

"Prima di Novara ho detto a Cristian che un Perugia coraggioso avrebbe centrato i playoff, un Perugia folle li potrebbe vincere. Io credo che il viaggio che abbiamo percorso ci ha detto che Bucchi è stato un valore aggiunto. Credo che se dovesse rimanere porterà in più quattro cinque punti in più, perché sicuramente conoscerà meglio avversari e terreni di gioco. A La Spezia e Chiavari abbiamo perso sempre alla stessa maniera, chi l'ha vissuto ha un esperienza in più che Bucchi non aveva. Però lui ci ha portato punti in più in tante altre partite, la sua crescita è sempre esponenziale e mi piace perché è sempre in evoluzione. Facciamo fatica a dirgli bravo ( e bravi ai ragazzi) perché si vuole sempre di più: adesso devono essere bravissimi. Abbiamo iniziato a parlare del suo futuro. Ci incontreremo a breve, la prossima settimana. Bucchi ha un contratto con il Perugia fino al 2018. Sul tavolo del presidente bisogna sviscerare tutte le situazioni che inevitabilmente si sono create in dieci mesi". Conclude Goretti: "Non credo che il futuro dipenda da questo finale di stagione."

Strategie e mercato

Goretti parla del Perugia che intende costruire: "Io cerco di costruire la squadra partendo sempre di investire bene negli altri ruoli, rispetto alla scelta dell'attaccante. A me il centravanti classico non piace, anche se sono pronto a prenderlo se l'allenatore di turno ritiene fondamentale. A Gennaio si trattava di spendere tanto per un giocatore che in quel periodo dell'anno costava molto. E le opportunità capitate non mi soddisfacevano a livello tecnico ed erano inconvenienti a livello economico. Ho convinto il presidente a non acquistarlo, perché ero convinto che quei soldi si potevano gestire meglio e non era giusto fare quell'operazione per il Perugia. Un direttore sportivo che si gioca la Champions e che guarda anche la B ha detto che ci sono stati due giocatori che hanno avuto un forte impatto: Floccari e Brignoli. Abbiamo formato un bel gruppo e non vorremmo disperderlo. Su Di Chiara eserciteremo il riscatto, Di Nolfo è un giocatore nostro e deve dare piano piano delle risposte sempre più importanti. Brignoli ha fatto molto bene, ci ha manifestato la volontà di rimanere qui a Perugia, vediamo. Se Drole non verrà riscattato entro il 30 Maggio tornerà da noi, per lui c'è stato un prestito oneroso. Su Forte, invece, bisogna capire le intenzioni dell'Inter".