Vicenza, Torrente: "Qualcuno ha mollato troppo presto"

Serie B
Vincenzo Torrente, allenatore del Vicenza (foto VicenzaCalcio.com)
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La squadra è stata contestata anche dopo la fine della partita, l’allenatore: "Qualcuno si è fatto da parte, quando si fanno le squadre prima ci vogliono gli uomini e poi i giocatori. Io non ci sarò l’anno prossimo ma sarò tifoso in più di questa squadra"

Finisce nel modo peggiore possibile il campionato del Vicenza, retrocesso in Lega Pro. I biancorossi chiudono al terzultimo posto con 41 punti una stagione fallimentare per tanti motivi, elencati chiaramente in settimana dal direttore sportivo Antonio Tesoro. Anche nell’ultima partita i ragazzi di Vincenzo Torrente non sono riusciti a fare punti, perdendo 1-0 in casa contro lo Spezia in un clima davvero ostile: nel primo tempo il lancio di fumogeni in campo ha costretto il direttore di gara a interrompere la partita per nove minuti, poi - dopo il fischio finale - i calciatori sono stati bloccati dai tifosi che non ha permesso al pullman dei biancorossi di lasciare lo stadio Menti.

"Qualcuno ha lasciato la barca prima che affondasse"

Parole dure sono arrivate anche dall’allenatore stesso della squadra veneta, che in conferenza stampa ha parlato di giocatori non scesi in campo: "Dispiace per questo risultato perché è mancata ancora una volta tanta personalità e anche stasera qualcuno non è voluto scendere in campo. Perché dico questo? Perché qualcuno si è fatto da parte ed è una aspetto da tenere d’occhio visto che quando si fanno le squadre prima ci vogliono gli uomini e poi i giocatori - ha detto il tecnico - a noi in queste ultime partite è mancata soprattutto la personalità e quando sono venuto qui per cercare di salvare questo gruppo non pensavo davvero di trovare una situazione simile. Non mi aspettavo un atteggiamento così dalla squadra, lo ribadisco, io baso tutto sulla forza di volontà e qui qualcuno ha mollato prima che la barca affondasse".

"Il Vicenza ha un tifoso in più"

E ancora: "L’unica nota positiva oggi è la prestazione di Costa, poi anche il comportamento dei tifosi. Io sono stato per tanti anni un simbolo del Genoa e questa tifoseria non retrocede. Io non ci sarò il prossimo anno perché la via avventura a Vicenza è finita ma posso dire - senza il bisogno di fare il ruffiano - che da questa sera il Lane ha un tifoso in più e sono io".