Pagni: "Ternana come una famiglia. Che intuizioni Ledesma e Diakite"

Serie B
Manuel Coppola, centrocampista della Ternana (Getty)
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Attraverso il Corriere dell'Umbria, il ds del club racconta i suoi mesi a Terni: "Al di là dei valori tecnici della rosa e dei grandi meriti di Fabio Liverani proprio questa coesione si è rivelata fondamentale per l’incredibile impresa compiuta. Io sono orgoglioso delle felici intuizioni targate Diakité e Ledesma"

Un'impresa, chiara e semplice. Perché di quello si tratta. A febbraio la Ternana era ultima in classifica, a fine campionato si è salvata senza neanche passare dai playout, che non si sono neanche disputati (Latina, Pisa e Trapani retrocesse in Lega Pro). That's a miracle. Quello della Ternana di Fabio Liverani, subentrato a Gautieri, e Danilo Pagni, il ds fautore dell'impresa. Attraverso le pagine del Corriere dell'Umbria, Pagni ha raccontato la "favola" Ternana. 

"Qui come una famiglia"

"La Ternana Calcio è diventata una vera famiglia, cementata durante i lunghi ritiri affrontati, nei quali si è creato un gruppo vero, solido e compatto. Al di là dei valori tecnici della rosa e dei grandi meriti di Fabio Liverani proprio questa coesione si è rivelata fondamentale per l’incredibile impresa compiuta. Per quanto mi riguarda sono orgoglioso delle felici intuizioni targate Diakité e Ledesma. Ma ovviamente senza una società forte, sempre pronta a supportarci in ogni modo e a soddisfare tutte le nostre richieste, questo prodigio non sarebbe avvenuto. All’indomani della vittoriosa trasferta di Ascoli ero convinto che esistessero i presupposti giusti per una stagione importante ma purtroppo la proprietà ha deciso di mollare e malgrado il mio stupore esprimo il massimo rispetto per questa scelta”. E ancora: "I sei mesi vissuti a Terni sono stati straordinari sul piano professionale ed emotivo e rappresentano un tassello fondamentale nel mio percorso ultraventennale nel calcio. Ringrazio la famiglia Longarini per la fiducia che mi ha accordato e sono fiero di averla ripagata contribuendo al raggiungimento di una salvezza memorabile e quasi insperata".

"Unicusano? Al momento non so nulla"

Continua Pagni: "Al momento non sono stato interpellato da alcun dirigente di Unicusano Campus, anche se mi ha telefonato il mio collega Luca Evangelisti, direttore generale di Unicusano Fondi, per chiedermi qualche informazione di natura tecnica e ambientale. Io vivo di calcio e quindi sarei pronto ad ascoltare un’eventuale proposta, valutando progetti e programmi. Tuttavia ritengo improbabile un’ipotesi del genere in quanto i potenziali nuovi proprietari del club hanno un organigramma ben definito. Di contro mi ha telefonato un presidente di un'altra società importante. Di sicuro sono motivatissimo, aggiorno ogni giorno il mio data-base e sono pronto a tuffarmi di nuovo nel lavoro con enorme entusiasmo”. Sul futuro del club: "Il momento è delicato, gli equilibri sono sottili e quindi non intendo prendere posizione su questa situazione. In passato ho sperimentato una soluzione simile a Salerno, quando la squadra è ripartita dalla Serie D senza i colori granata e senza il nome Salernitana, giustamente rivendicati dai tifosi: "Tutto ok poi: "Per fortuna abbiamo stravinto il campionato e le polemiche si sono placate, Lotito ha riacquistato il marchio e ha risolto".