Calciomercato, generico del campione: Vormer, un Nainggolan nel Bruges

Calciomercato

Luca Cassia

Attenzione a Ruud Vormer, "clone" di Radja Nainggolan di proprietà del Bruges in Belgio
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Oggetto del desiderio di Inter e Manchester United, Nainggolan è in attesa del vertice con la Roma per discutere futuro e contratto. Intanto in Belgio si è imposto il centrocampista olandese, coetaneo reduce dalla migliore stagione di sempre. Un alter-ego low cost, letale al tiro e da calcio piazzato

Per ogni farmaco esiste un medicinale equivalente, soluzione dai medesimi effetti che gode tuttavia di una spesa inferiore. Così come nei principali mercati farmaceutici mondiali, seppure oscurate dal fuoriclasse del momento, operazioni e trattative riservano alternative di pari efficacia ma dal costo decisamente minore. Non ci credete? Attraverso “Il generico del campione” vi indichiamo una proposta parallela al nome più chiacchierato tra i rumors di mercato: meno appeal, magari, ma il risultato è garantito.

Sguardo all’orizzonte e un interrogativo che impazza nelle trame di mercato: "Pensando a cosa fare". Riflessioni poi mascherate dalla scelta del nuovo look, treccine tanto apprezzate dalla figlia Aysha. Certo è che Radja Nainggolan, pezzo pregiato della Roma e ormai leader giallorosso, resta in cima ai desideri tra Milano e Manchester: stimato da Spalletti approdato all’Inter, sedotto da Mourinho che ha ribadito il suo apprezzamento all’entourage del giocatore. Dall’Inghilterra sparano alto: 40-45 milioni di euro alla Roma e un ingaggio da 7,5 milioni per il Ninja, piuttosto distante dall’accordo per restare nella Capitale. Manca l’intesa con la società che ha messo sul piatto 4 milioni bonus compresi, offerta da ritoccare per un 29enne reduce dalla migliore stagione realizzativa di sempre (14 gol totali). In attesa del vertice per trovare l’accordo, mentre Radja dà il suo benvenuto social a Karsdorp e registra l’arrivo del mediano Gonalons, perché non introdurre l’alter-ego low cost di Nainggolan? Ebbene sì, l’abbiamo scovato proprio in Belgio.

RUUD VORMER

Ruolo: Centrocampista
Data di nascita: 11 maggio 1988
Altezza/Peso: 178 cm/77 kg
Nazionalità: Olandese
Squadra: Bruges
Valutazione: 6 mln €
Scadenza contratto: 2020

Solo una settimana separa all’anagrafe il campione della Roma e il suo clone olandese, centrocampisti dalle tante affinità: fisiche e tattiche in primis, qualità allo specchio come lo spirito battagliero che ha conquistato i tifosi giallorossi e del Bruges. Un destino legato al Belgio, Paese originario di Radja nonché patria adottiva di Vormer: qui ha trovato la ribalta negata in Olanda tanto da calcare le orme del Ninja per la confidenza con la rete. Ben 11 gol e 9 assist nell’ultima annata, impatto mai centrato in 11 anni di carriera. Indubbiamente meno decantato del romanista, il suo cartellino è quasi sette volte inferiore a Nainggolan.

"Ruud Ruud Ruud!"

Originario di Hoorn, capoluogo della Frisia Occidentale come i fratelli de Boer, ormai ex campione di Belgio con il Bruges complice il 34° titolo nazionale conquistato dai rivali dell’Anderlecht. In nerazzurro ha raccolto tutti i trofei della sua bacheca nonostante i sette anni spesi in Olanda: iniziò all’AZ con Louis van Gaal prima di consacrarsi al Roda con oltre 100 presenze in Eredivisie. Da qui la chiamata del Feyenoord a braccetto con Graziano Pellè, club prestigioso ma dalla concorrenza terribile: Clasie, Vilhena ed Immers gli intoccabili per Ronald Koeman, allenatore che in due anni gli concede 54 partite prevalentemente da subentrato. La svolta ha un nome un cognome, quello dell’ex iconico portiere Michel Preud’Homme alla guida del Bruges: la sua fiducia gli spalanca le porte della squadra a caccia di uno scudetto mancante dal 2005.

È qui che la carriera di Ruud, 15 reti complessive in Olanda, imbocca binari inaspettati: s’impone immediatamente nell’undici titolare ma soprattutto la mano dell’allenatore lo trasforma in centrocampista tuttofare. Impeccabile per tempi di gioco e inserimenti, movimenti senza palla che gli regalano gloria sotto porta: 7 gol al battesimo in Belgio (sollevando la Coppa nazionale) così come nella stagione 2015/16 che regala un campionato al Bruges dopo 11 anni. Funziona l’intesa con i compagni di reparto Claudemir e Vanaken oltre all’infinito Timmy Simons, classe 1976 come Totti e nessuna intenzione di ritirarsi dopo il rinnovo di contratto fino al 2018. Partner che lo sciolgono da compiti di costruzione concedendogli libertà d’azione tra interdizione e fase offensiva, ora un valore aggiunto.

L’evoluzione di Nainggolan, ormai un ex mediano convertito in interprete totale con licenza di offendere, disegna binari paralleli alla parabola di Vormer. La duttilità premia il 29enne olandese schierato da Preud’Homme come centrale o trequartista, esterno alto e addirittura terzino destro: venne ribattezzato ‘Cafu’ dai compagni quando, lo scorso 24 febbraio, realizzò due reti contro lo Zulte Waregem a dispetto della spinta da laterale. Una soluzione d’emergenza che non fece rimpiangere Meunier, rivelazione a Euro 2016 ceduto al PSG. Il suo habitat ideale resta tuttavia la mediana dove convince nel passaggio lungo e nel liberare i compagni, idee forse scolastiche ma sempre efficaci. Un motore diesel al servizio della squadra tra profondità e incursioni senza palla con un tratto distintivo che lo accosta a Radja: la conclusione dalla distanza. Questa sua prodezza ha regalato la Supercoppa belga al Bruges ai danni dello Standard Liegi.

Capitano e cecchino

Ecco quindi che i tifosi gli riservano il coro in precedenza dedicato all’omonimo ma più devastante Ruud van Nistelrooij, attaccante sensazionale in area di rigore. Non che manchino i gol al leader nerazzurro, instancabile e carismatico, classificatosi al terzo posto come giocatore dell’anno nel 2016 alle spalle del compagno Izquierdo e del bomber polacco Teodorczyck. Se il capitano in pectore resta il redivivo Simons, Vormer ne raccoglie i gradi sul campo e segna come mai aveva fatto: 9 reti in Eredivisie e 2 nelle coppe, bottino inedito per una carriera valorizzata in Belgio. A completare l’identikit un piede destro educato, letale nelle soluzioni da palla inattiva: corner o calci piazzati, la sensibilità è impressionante.

Tuttavia la verve in zona gol di Vormer, preceduta solo dagli attaccanti Vossen (18 centri) ed Izquierdo (16), non ha regalato il bis al Bruges nel duello infinito vinto dall’Anderlecht. Proprio la sfida ai playoff contro i campioni del Belgio ha regalato gioie e dolori al capitano nerazzurro: espulso, sconfitto e pure criticato nel primo atto da una leggenda del ciclismo come Eddy Merckx (“È un brutto calciatore e violento”), Ruud si è rifatto con gli interessi davanti al proprio pubblico segnando l’1-1 su punizione, pareggio vano per raggiungere il 15° scudetto del club. Uno smacco che ha portato all’addio del mentore Preud’Homme in luogo di Ivan Leko, nuovo allenatore nella prossima stagione. Non mancano le ambizioni al tuttocampista olandese, forse intimorito dalla panchina come al Feyenoord ma convinto di meritarsi una big così come la Nazionale: 25 presenze nelle giovanili Oranje, nessuna con la selezione maggiore nonostante la crisi che ha negato gli scorsi Europei e compromesso i Mondiali del 2018. Una scalata che ricorda quella di Nainggolan, certamente più estremo nel look ma altrettanto curato: guai a spettinare la bionda chioma di Vormer qualora pettine e gel non bastino. Così diversi ma così simili, sicuramente due colpi di mercato.