Calciomercato Milan, Fassone: "Ci sarà colpo super. Magari Mister X"

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Marco Fassone, ad del Milan
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L'ad rossonero assicura: "Qualcosa in entrata faremo ancora, sarà un colpo eccellente. E non per forza Kalinic, Belotti o Aubameyang". Sul piano commerciale: "Nel nostro piano quinquennale contiamo di passare dagli attuali 200 milioni di fatturato a 400-500. Nel 2022 sarebbe bello avere il Milan tra i primi 5 club del mondo"

Il Milan re del mercato, ma non è ancora finita. La dirigenza è già arrivata in doppia cifra con i nuovi arrivi estivi e ora pensa anche al nuovo attaccante, che - viste le difficoltà incontrate per Belotti nelle ultime ore - potrebbe essere Kalinic della Fiorentina. Protagonista dell’importante campagna acquisti rossonera, insieme al ds Mirabelli, l’amministratore delegato Marco Fassone, che così ha parlato a La Gazzetta dello Sport: “Direi che abbiamo superato la prova dei primi 100 giorni. Il nuovo corso è partito, la percezione è quella di un cambiamento importante, su tutti i fronti. Faccio un esempio più manageriale che sportivo: la prossima settimana si insedierà il direttore finanziario e con lui il primo livello di management sarà completo. Non è facile farlo in cento giorni. In realtà mi sento un po’ stanco, lavoro tutti i giorni venti ore, ma devo dire che sono volati e mi ritengo molto soddisfatto. Abbiamo fatto ciò che avevamo in mente e anche qualcosa in più”.

"Qualcosa fare ancora, questa squadra è già ottima"

Il mercato è argomento sempre attuale: “Diciamo che qualcosina o qualcosona la faremo ancora. Dipende anche dalle uscite e comunque non abbiamo fretta. Questa è una squadra già ottima, manca solo la ciliegina che, in ogni caso, sarà un arrivo eccellente, di livello. Comunque tutti gli acquisti sono stati fatti ai prezzi corretti”, ha ammesso Fassone. Che ha poi continuato: “Vorrei sottolineare la nuova strategia di comunicazione, abbiamo scelto la strada di parlare dritti alla gente, via social, in tempo reale. Prima per strada avvertivo scetticismo, ora sento euforia e passione. Un dato: in questi primi quattro giorni di campagna abbonamenti ne sono stati venduti già 5000. Montella non è mai uscito dal nostro radar. Ha la grande qualità di trasferire sempre a tutti grande serenità. Abbiamo scelto insieme una strategia di mercato rivoluzionaria. Avremmo anche potuto andarci più cauti con gli acquisti. Per l’attacco potrebbe esserci un Mister X, non per forza Kalinic, Belotti o Aubameyang”.

"Mr Li crede nella sua creatura, passeremo a un fatturato da 500 milioni"

L’ad rossonero ha poi parlato degli obiettivi commerciali del club: “Da parte del fondo Elliott sono previsti dei controlli periodici sui conti del club, che inizieranno a novembre con cadenza bimestrale. Il rischio del default esiste, certo, come sempre in questi casi. Lo considero però un evento molto ipotetico, anche perché è un debito che ritengo rifinanziabile abbastanza facilmente. Anche Mr Li è tranquillo, ovviamente. In quasi nessun club da cui sono passato ho visto una tale sequenza di aumenti di capitale. Significa che il proprietario crede così tanto nella sua creatura da volerla ricapitalizzare. Sono iniezioni che danno ossigeno alla cassa e aumentano il patrimonio. L’assemblea dei soci inoltre ha deliberato un aumento di capitale di lungo periodo e questo tranquillizza manager e tifosi. Nel partecipare a tournée come questa si crea un’onda lunga con la gente che dura tutto l’anno, sono importanti per i nostri obiettivi commerciali. Occorre pianificare in paesi lontani, dove ci sono tanti potenziali tifosi. Milan China, la nostra controllata, partirà a brevissimo”. Un po' di numeri: “Nel nostro piano quinquennale contiamo di passare dagli attuali 200 milioni di fatturato a 400-500. Stadio escluso, ovviamente lì dentro c’è tutto: Champions League, diritti tv, ricavi commerciali in Cina. Diciamo che nel 2022, se vogliamo parlare di obiettivi, sarebbe bello avere il Milan fra i primi 5 top club mondiali. Tra l’altro sta ripartendo anche la macchina delle sponsorizzazioni: la prossima settimana ne annunceremo uno di primo livello. Ora le imprese hanno più attenzione nei nostri confronti. Poi nel 2018/19 l’ingresso in una Borsa orientale è uno degli scenari più probabili”, ha concluso.