Elia Viviani e il Team Sky ospiti a Sky Sport24

Ciclismo

Una giornata nei nostri studi per l'atleta azzurro che ha vinto l'oro su pista nell'Omnium alle ultime Olimpiadi. Ci ha parlato dell'imminente Milano-Sanremo, prima grande Classica della stagione, delle sue sensazioni su questa gara leggendaria e del suo ritorno su bici da strada

A pochi giorni dalla prima grande Classica, la Milano-Sanremo, il Team Sky è stato ospite negli studi di Sky Sport24. Con Giovanni Bruno hanno dialogato Elia Viviani, oro alle Olimpiadi di Rio nella specialità su pista dell'Omnium, e Fausto Pinarello.

La Milano-Sanremo, dunque: una corsa vera, lunga, difficile. Quali sono le percezioni di Elia Viviani? "E' un monumento, una corsa unica. E' un terno al lotto. Anche perché non sai in che condizioni ci arrivano gli atleti. E ci sono tanti momenti critici, la Cipressa è il primo di questi".

Milano-Sanremo, il pronostico di Elia Viviani - Ma chi è il favorito per la leggendaria corsa che si terrà sabato? Fausto Pinarello fa il suo nome: proprio Elia Viviani: "Ha una squadra fortissima che lo supporterà benissimo". Il diretto interessato alleggerisce la pressione facendo i suoi nomi: "Per me Sagan, ha dimostrato una forma strepitosa alla Tirreno-Adriatico; poi Gaviria, il velocista da battere; Kwiatkowski per quanto riguarda gli attaccanti".

Corse a tappe - Quale corsa a tappe ha scelto Viviani per questa stagione? "Giro d’Italia ovviamente. Come italiano ha un qualcosa di speciale più di qualsiasi altra gara, quindi dopo la batosta dello scorso anno - un po’ sapevamo che non ero in super condizione perché c'era di mezzo la preparazione per la pista - mi è rimasto un po’ quell’amaro dentro di voler tornare al Giro d’Italia, finirlo e vincere una volata al Giro d’Italia. Ttornare a provare l’emozione di Genova del 2015 è sicuramente stupendo".

Il ritorno sulla pista - Le emozioni più grandi Elia Viviani le ha vissute alle Olimpiadi, con l'oro sull pista di Rio nella specialità dell'Omnium". Per tornare alle emozioni della pista? "Quello che ho provato a Rio solo fra 4 anni lo potrò riprovare, quindi quello che ti da’ l’Olimpiade è qualcosa che va al di là del ciclismo in se’, quindi bisognerà aspettare quattro anni".

Una corsa unica - "Di per sè salite come la Cipressa e il Poggio non sono difficili. Il problema è la lunghezza della corsa". Dopo l'oro di Rio, Elia Viviani è tornato su strada, un riadattamento sicuramente non facile. "Non è stato semplice tornare sulla strada dopo Rio. Ho lavorato molto sulla resistemza, che nella Milano-Sanremo è fondamentale visti i suoi 291 chilometri".

Un altro sogno - Il gradino più alto del podio alle Olimpiadi è stato un sogno realizzato per Viviani. Ora però ce n'è un altro: "Dopo l'oro a Rio nell'Omnum su pista la Milano-Sanremo è un altro mio sogno. Ha anche il vantaggio che ci puoi riprovare ogni anno. La sogno più della Parigi-Roubaix". Per il mio fisico è meglio la Sanremo rispetto alla Parigi-Roubaix. Un po’ perché è la classica per i velocisti, è un terno al lotto ma non è legata alla fortuna quanto la Roubaix. Perché comunque alla Roubaix devi pregare di non avere delle forature nei momento critico e nel momento giusto. Ovvio che anche lì se la giocano i più forti, però è più la Sanremo la corsa per me".

Elia Viviani con i compagni di squadra Gianni Moscon e Salvatore Puccio e il presidente di Pinarello Cicli Fausto Pinarello

Elia Viviani con i compagni di squadra Gianni Moscon e Salvatore Puccio e il presidente di Pinarello Cicli Fausto Pinarello