Formula 1, regolamento sportivo 2017: cosa cambia

Formula 1

Simone De Luca

Testing day, il muretto box del Team Ferrari - Foto: Sutton
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Tutto quello che c'è da sapere sul regolamento sportivo della Formula 1 2017. Dalla partenza con la safety car alle decisioni dei commissari sugli episodi di gara, fino alle penalizzazioni per le power unit

La Motorevolution, la rivoluzione della F1 2017 è decisamente una rivoluzione tecnica: mai dal 2009 ad oggi erano state scritte regole tanto innovative e, dal 1966, con l’introduzione dei motori 3 litri invece dei 1500 cc, mai si era deciso di farle andare più veloci. Quest’anno invece si. Ma se questa rivoluzione tecnica è sotto gli occhi di tutti, c’è comunque una parte del regolamento, quella sportiva che ha subito qualche piccolo ma sostanziale aggiustamento. Cambiamento che dovrebbe piacere ai tifosi per i motivi che si intuiranno facilmente: parliamo di partenza con la safety car, commissari e loro giudizi e penalità in gara, penalizzazioni per le power unit, tanto per cominciare.

Partenza sul bagnato in condizioni estreme
La partenza sotto Safety car è stata una delle cose più criticate della Formula 1 moderna forse anche per situazioni come quella di Silverstone 2016, in cui erano gli stessi piloti a chiedere di correre invece di girare ad andatura controllata. Ma con le monoposto moderne in certe condizioni non si riesce proprio a stare in strada, vedi Brasile dello scorso anno. Ed allora ecco la soluzione che dovrebbe, sulla carta, accontentare tutti. Se le condizioni della pista non fossero considerate adatte per far partire la gara all’orario stabilito, verrà effettuato il giro di formazione dietro alla Safety Car.

La Safety Car potrà poi, proseguire a girare finché le condizioni non saranno considerate sicure per disputare la partenza ed i giri fatti verranno sottratti dal totale del Gran Premio. Se la direzione gara riterrà la pista sicura allora le macchine si schiereranno in griglia o in pit lane e si farà uno start regolare. Se però, dopo questa procedura fatta principalmente per valutare le condizioni e drenare acqua dall’asfalto grazie al passaggio delle monoposto, non si riterrà di avere la sicurezza necessaria per partire da fermi, allora la procedura di partenza verrà sospesa e si dovrà attendere un miglioramento. In questo caso, però, non sarà possibile ripetere questo tipo di procedura e la partenza sarà quella dietro alla Safety Car come accaduto fino allo scorso anno. Complicato da scrivere in pista, speriamo, meno ingarbugliato e finalmente più emozionante.

Commissari e penalità
Le decisioni dei commissari in Formula 1 hanno sempre fatto discutere. Il caso più eclatante quello del GP del Messico 2016, con il cambio sul podio del terzo classificato da Verstappen a Vettel e poi la successiva penalizzazione che ha ridato la posizione all’olandese. Questo, nelle intenzioni della Federazione che ha scritto il nuovo regolamento, non dovrebbe più accadere.

I commissari saranno più liberi di decidere: il direttore di corsa può segnalare ai commissari un incidente o un’infrazione delle regole. Dopo che l’episodio sarà analizzato saranno loro a decidere se procedere o meno con l’investigazione. Ma gli steward potranno anche decidere autonomamente, senza l’intervento della direzione gara, di investigare degli episodi di gara e solo loro potranno decidere se un pilota debba essere penalizzato.

La cosa fondamentale è che sul regolamento è finalmente scritto nero su bianco che un pilota per essere penalizzato deve essere ritenuto completamente o principalmente colpevole dell’incidente. In caso di dubbio quindi, l’indicazione chiara è di non penalizzare. Tradotto dalle regole e dal “legalese”: finalmente i piloti verranno lasciati più liberi di lottare senza preoccuparsi troppo di cosa si possa o non si possa fare.

Sostituzioni componenti power unit e penalizzazioni
Fino allo scorso anno, si potevano cambiare più componenti della Power Unit soggetti a penalità, scontando le posizioni in griglia tutte in un Gran Premio. Il risultato, vedi Belgio con Hamilton ultimo per le 30 posizioni di penalità, era che molti team si sacrificavano in una sola gara per poi salvare il resto della stagione. Da quest’anno, invece, ogni elemento cambiato oltre al quarto porterà ad una penalità ma se ne verranno cambiati di più nello stesso GP, in quella gara verranno scontate le penalità imposte e poi solo l’ultimo elemento sostituito potrà essere usato nel GP successivo senza incorrere in sanzioni. In pratica, quindi, bisognerà avere una gestione più attenta delle componenti e delle eventuali penalizzazioni.

Nelle pieghe del regolamento 2017 ci sono diverse altre piccole modifiche, ma nessuna fondamentale come queste. Ora non resta che vederne la reale applicazione in pista nella speranza, abbastanza realistica, in realtà, che facciano divertire un po’ tutti: dagli appassionati ai piloti.