Formula 1, Bahrain: la preview del GP 2017

Formula 1

Cristiano Sponton

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Dopo la gara di Shanghai, il Circus della Formula 1 trasloca in Bahrain per il terzo appuntamento stagionale. Scopriamo insieme le caratteristiche del tracciato, la scelta delle gomme e le novità attese in Ferrari e Mercedes

La terza gara del mondiale 2016 si svolgerà sul tracciato del Bahrain, circuito permanente disegnato da Hermann Tilke. Si disputerà in notturna dopo il tramonto, per cui l’asfalto andrà a raffreddarsi durante il GP, aprendo nuovi scenari nell’utilizzo delle tre mescole disponibili quest’anno.

Le gomme

Le mescole scelte da Pirelli saranno le stesse utilizzate dai vari team nel 2016: la SuperSoft sarà il compound per la qualifica, la Soft e la Medium gli altri due utilizzabili, quindi nessuna variazione rispetto alla Cina di pochi giorni fa in Cina.
Fino al quinto GP della stagione (in Spagna), la scelta del numero di set dei vari compound è stata fatta interamente da Pirelli. Tutti i team avranno a disposizione due treni di Medium, quattro di Soft e ben sette di SuperSoft. Qui di seguito si possono vedere i valori delle pressione minima degli pneumatici ed il valore massimo di camber utilizzabile all’anteriore e al posteriore. 

Il circuito

Il tracciato misura 5142 m e a livello aerodinamico verrà utilizzato un setup da medio-alto carico.
Circuito molto impegnativo per le Power Unit con ben quattro rettilinei e la possibilità di utilizzare il DRS su due di questi. Anche i consumi saranno un fattore da tenere in considerazione, sia per la prolungata percorrenza a pieni giri, sia per l’alto carico aerodinamico utilizzato.
Quello di Sakhir è un circuito che richiede molta trazione, per cui, specialmente le gomme posteriori, saranno molto sollecitate. 

Ferrari

La Ferrari si presenta in Bahrain reduce da una prestazione molto convincente su un tracciato completo come quello di Shanghai.

A Sakhir sono attesi degli sviluppi aerodinamici che andranno ad aggiungersi al nuovo fondo introdotto in Cina che sembra aver dato i risultati sperati. Pare che l’obiettivo principale degli aerodinamici di Maranello sia quello di sigillare le parti esterne della monoposto facendo flettere verso il basso la zona esterna del fondo. Aspetto fondamentale questo quando si utilizza un assetto rake per evitare la deleteria fuoriuscita di vortici o flussi d'aria necessari per generare carico tramite il diffusore (qui il dizionario "sospensioni e assetti" della Formula 1).

Mercedes

Viste le alte temperature, la gestione degli pneumatici, in special modo i posteriori, diventerà un aspetto fondamentale da tenere costantemente sotto controllo durante la gara. Sarà importante soprattutto per la Mercedes che in Australia ha sofferto proprio un degrado eccessivo delle gomme posteriori, cosa che in Cina non si è manifestata.
In Bahrain capiremo se le modifiche al fondo approntate dagli ingegneri anglo-tedeschi tra Melbourne e Shanghai riusciranno a dare i riscontri sperati o se il degrado basso delle gomme avuto nell'ultimo GP sia stato merito esclusivamente delle basse temperature.