F1, GP Russia: una storia breve ma intensa

Formula 1

Simone De Luca

Sochi, GP di Russia - Foto: Getty Images
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Ti aspetti neve e colbacchi ed invece trovi mare, sole e gare a sorpresa. I tre precedenti del GP di Russia nel segno di Hamilton e della Mercedes. Scopriamoli insieme

Appena tre edizioni per il GP di Russia, tre edizioni dominate dalla Mercedes che ne ha vinte due con Hamilton ed una con Rosberg. Una storia quasi a senso unico se non fosse per pochi, non del tutto trascurabili, particolari. Come quelli del 2016, preludio di una stagione dal finale inatteso.

Tre, due, uno: non è il conto alla rovescia per capodanno e nemmeno quello per il lancio di uno shuttle ma semplicemente il cammino che faremo per ripercorrere le sole tre edizioni del GP di Russia. Dici Russia e pensi a neve, gelo, taiga, tundra e colbacchi ma in realtà Sochi, o Adler dove si trova il circuito, è la più grande città di vacanza russa e il fatto che sia sul Mar Nero le regala un clima invidiabile: caldo, ma non troppo, d’estate, freddo, ma senza eccessi, d’inverno, con le montagne a quaranta minuti per poter anche sciare.

Sochi entra di diritto nella geografia mondiale con l’Olimpiade invernale del 2014. Tra Hotel non troppo finiti né rifiniti, cittadine con castelli simili a Disneyland e un’organizzazione che, ma non fatelo sapere al gran capo Putin, era tutto tranne che perfetta. Non ditelo a Putin perché in quest’area è stato sotto il suo governo che sono partiti i grandi investimenti. Come quello che ha portato al Gran Premio. Il circuito è stato progettato, come da tradizione moderna, da Hermann Tilke e si snoda in mezzo ai siti olimpici: dalla piazza con il braciere per la sacra fiamma ai palazzetti del ghiaccio. Avrebbe dovuto addirittura passare attraverso uno degli impianti ma i lavori sarebbero stati troppo lunghi per permettere lo svolgimento del primo GP di Russia il 12 ottobre del 2014. Che invece tra la quasi incredulità di chi fino a poche settimane prima vedeva foto di un tracciato ben lontano dall’essere completato, si svolse regolarmente.

2014 - A Sochi la Formula 1 arriva sotto choc dopo l’incidente di appena tre giorni prima a Jules Bianchi. Jules lotta in un ospedale in Giappone e nei paddock l’atmosfera è spettrale: non c’è gioia, non c’è voglia di scherzare né di festeggiare un Gran Premio neonato, la tristezza vince anche la curiosità di scoprire la nuova pista. Ma la F1 non si è fermata in passato, nemmeno nel giorno della scomparsa di Senna vent’anni prima, e non si fermerà proprio a Sochi.

Mancano quattro gare alla fine, Lewis Hamilton è in testa al campionato e arriva da tre vittorie consecutive che gli hanno fatto scavalcare il suo compagno di squadra, Nico Rosberg, in testa alla classifica. È il primo anno dell’era ibrida e sarà il primo del dominio Mercedes. In partenza Lewis scatta dalla pole, Nico accanto a lui perde la concentrazione per sistemarsi la visiera, va lungo alla prima staccata a ruote fumanti ed in pratica si gioca lì la gara dovendo entrare subito per sostituire le gomme. Il dominio Mercedes però è totale: Rosberg rimonta e chiude al secondo posto dietro ad Hamilton, Bottas, che segna il suo primo giro veloce in gara, Button e Magnussen. Alonso con una Ferrari in crisi chiude sesto, Raikkonen nono dietro le due Red Bull di Ricciardo e Vettel.

Il campionato comincia a prendere una piega ben definita: Hamilton ha 17 punti di vantaggio a tre gare dal termine. È tranquillo ma non troppo con i 50 da assegnare all’ultima di Abu Dhabi.

2015 - Mancano cinque Gran Premi al termine di un campionato che Hamilton sta dominando senza difficoltà: otto vittorie su quattordici gare e testa della classifica che dice +48 sul suo compagno di squadra. Nelle libere del venerdì un mezzo di servizio che, ironia della sorte era lì per pulire la pista, lascia una bella scia di gasolio sull’asfalto. Le prime libere cominciano così con mezz’ora di ritardo dopo che il tracciato è stato pulito per bene. Il sabato invece viene ricordato per il terribile incidente di Carlos Sainz Jr. Lo spagnolo urta il muretto in curva dodici e, impossibilitato a frenare, arriva violentemente contro le barriere di curva tredici infilandosi sotto le protezioni.

Le immagini sono impressionanti ma Sainz Jr. non riporta grandi danni. Salterà le qualifiche ma correrà la gara il giorno dopo. Gara che vede Rosberg scattare dalla pole position e tenere la testa fino al settimo giro quando un guasto all’acceleratore lo costringe al ritiro. Hamilton ringrazia e va a vincere davanti a Vettel e Perez che porta la Force India sul podio per la prima volta in stagione. All’ultimo giro arriva il contatto tra Raikkonen e Bottas: il ferrarista viene penalizzato per aver causato il ritiro dell’avversario e con la sua ottava posizione finale la Mercedes può festeggiare con largo anticipo il titolo costruttori.

2016 - Cosa ricordare del GP 2016? Per prima cosa per lo spostamento della gara da Ottobre a Maggio. Per seconda la sostituzione del motore di Lewis Hamilton dopo il Q2. L’inglese non prenderà parte all’ultima fase di qualifica e partirà decimo. Nico Rosberg leader del mondiale a punteggio pieno dopo tre vittorie nelle prime tre gare della stagione ringrazia e si prende la pole position. In partenza Daniil Kvyat, dopo aver portato a podio in Cina una Red Bull ancora in difficoltà, tampona per ben due volte Sebastian Vettel. Il ferrarista terminerà la sua gara contro le barriere con un colorito team radio con più beep che parole. Rosberg controlla la gara, Hamilton rimonta dalla decima alla seconda posizione per quello che è un dominio incontrastato delle Mercedes, Raikkonen parte terzo e chiude sul podio ma a mezzo minuto dal vincitore e 20 secondi davanti alla prima delle due Williams, quella di Bottas.

Tre edizioni appena ma già parecchio di cui parlare e scrivere come abbiamo visto. Ora tocca alla quarta con una Ferrari che, con due vittorie in tre gare, punta a spezzare l’egemonia Mercedes in terra russa.