Aprilia col Tricolore per puntare ai primi cinque

MotoGp

Guido Meda

IL PUNTO DI MEDA. Presentata a Noale l’Aprilia RSGP 2017 in vista della nuova stagione della MotoGP. Per Aleix Espargaró e Sam Lowes l’obiettivo è ambizioso. Il Reparto Corse di Noale ha fatto passi avanti enormi e anche il presidente Colaninno ci crede

Dire Aprilia e dire corse è un po' la stessa cosa. L'azienda Veneta, una vera eccellenza italiana,  ha messo da parte 54 titoli mondiali in 25 anni; ha fatto cominciare e vincere chiunque: Reggiani, Gramigni, Capirossi, Biaggi, Rossi, Melandri, Locatelli, Poggiali, Lorenzo, Stoner. E molti altri. Quello di Aprilia nelle cilindrate leggere (125 e 250) era una specie di monopolio semplicemente perché le loro moto erano le migliori del mondo. La storia della tecnologia e della politica ha cambiato le cose per qualche anno, restituendoci un vero prototipo Aprilia da MotoGP solo scorso anno. Ora, aspettando il Qatar con il via del Mondiale il 26 marzo, sulla RSGP è proprio tutto nuovo.

Rinnovata la livrea, tricolore, perché la moto è italiana fino all'ultima vite. Rinnovato il motore, più potente e riposizionato nel telaio per avere più agilità. Ma rinnovato è anche e soprattutto il parco piloti con due scelte molto diverse. Il veterano, lo spagnolo Aleix Espargaró, e il debuttante che arriva dalla Moto2, l’inglese Sam Lowes. Uno ci metterà l’esperienza, l’altro l’energia che sta in ogni novità e nella passione.

La nuova RSGP è tenuta a battesimo dal presidente del gruppo Piaggio Roberto Colaninno, per il quale "tutto ciò che nel mondo cambia e sembra far paura, potrebbe essere una ventata di aria fresca in una stanza che sa di chiuso. Una transiszione che, passata la tempesta, ci restituirà un mondo più sereno". Sperando che abbia ragione nel frattempo dovrebbe essere finita la transizione di Aprilia, da moto di seconda fascia della classifica a moto da primi dieci posti. Colaninno, da buon capo azienda chiede addirittura di vincere, subito. Romano Albesiano, direttore del Reparto Corse, da buon uomo di sport sa che i primi dieci con qualche capatina nei cinque contro i colossi giapponesi e la Ducati sarebbe già un bell’andare. Per riportare l’Aprilia, nel giro di qualche anno, là dove tutto è cominciato.