Moto GP, Dovizioso: "Vinto senza spingere, ma non penso al Mondiale"

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Andrea Dovizioso, Montmelò (GP Catalunya 2017) - Foto: Getty Images

Dopo il Mugello, arriva la seconda vittoria consecutiva per Andrea Dovizioso al GP di Catalunya. In Ducati non succedeva dal 2010, in sella c’era Casey Stoner. Dovi: “Alla fine non ne avevo più, ma non ne avevano più neanche gli altri e ce l’ho fatta. Sono felicissimo”

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Desmo–Dovi fa bottino pieno al Montmelò e bissa il successo del Mugello della scorsa settimana. Una vittoria pesantissima anche in chiave campionato: ora è secondo a sole sette lunghezze dal leader Maverick Vinales. Grande soddisfazione in casa Ducati che non vinceva due gare di fila da Aragona e Giappone 2010, quando si impose Casey Stoner.

Dovi, felice ed incredulo

"Un weekend strano per tutti. Gestire tracciato, temperature, aderenza è stata dura. Ma ce l'ho fatta e sono felicissimo. Abbiamo lavorato tanto e bene, anche su piccoli dettagli che poi fanno la differenza in gara".

Analisi gara e il degrado delle gomme

"Abbiamo vinto perché siamo stati più intelligenti. Ci siamo concentrati a guidare con il poco grip che c'era. La moto era veloce, ma è stato strano perché abbiamo fatto tutta la gara senza spingere, sapevamo che non potevamo arrivare alla fine con le gomme se andavamo al massimo. Riuscivamo ad essere veloci senza spingere, questo è stato fondamentale. Per quindici giri non ho spinto ed a dieci giri dalla fine non avevo più la gomma. Poi sono andato davanti, è stato uno shock. Non ne avevo più, ma non ne avevano più neanche gli altri e ce l'ho fatta".

Sensazioni pre-Montmeló

"Non ero sicuro quando sono arrivato qui, anche i test erano andati male su questo circuito. Ma la situazione era talmente strana che ci siamo concentrati sul tentativo di interpretarla nel migliore dei modi".

“Restiamo con i piedi per terra”

"Ho maggior consapevolezza di me stesso e conosco pregi e difetti della moto, quindi riesco a sfruttarla al meglio. Ma non pensiamo al campionato, restiamo con i piedi per terra. Ci sono ancora tanti aspetti su cui migliorare. Una dedica? A mia figlia Sara".