Iannone, problemi tecnici o poca concentrazione?

MotoGp

Paolo Lorenzi

Andrea Iannone, Assen (GP Olanda 2017) - Foto: Getty Images
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Ventotto punti in campionato sono il magro bottino del pilota di Vasto dopo il passaggio alla Suzuki. Lui accusa la mancanza di grip al posteriore e difficoltà in frenata. Ma forse non sono solo tecniche le ragioni della crisi di risultati

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Quindicesimo in campionato, 28 punti in 8 gare, miglior risultato fino a oggi il settimo posto in Texas. Sono i numeri che fotografano la situazione, a dir poco sconfortante, di Andrea Iannone, arrivato in Suzuki per sostituire Maverick Vinales, il fenomeno spagnolo che con la stessa moto, nel 2016, aveva strappato applausi e consensi. Andrea è un pilota tosto, un lottatore, un talento che talvolta stenta a metter d’accordo l’agonismo con il raziocinio sportivo. Qualche volta esagera, dicono, ma non è questo il punto, non è questo il motivo di una crisi di risultati che evidentemente ha ragioni diverse. A sentire lui, la causa principale è di tipo tecnico: la GSX-RR ha poco grip al posteriore e il suo stile di guida non lo aiuta. Andrea rialza la moto a centro curva e apre il gas in anticipo. Sui circuiti con scarsa aderenza paga più degli altri piloti, perché la ruota pattina molto. Vinales, spiega il pilota di Vasto, curvava più tondo, lasciando correre la moto in curva.

La Suzuki gli ha quindi preparato un altro telaio, provato a Barcellona e poi in gara ad Assen. Risultato: una brutta qualifica e una gara in chiaroscuro. Chiusa al nono posto dopo una bella rimonta nei primi giri. Ma la moto, oltre a scivolare frena male. “Se stacco forte rischio di cadere” lamenta il pilota di Vasto sempre più deluso e forse anche un po’ rassegnato. In Suzuki predicano calma. Perdere la testa e la strada è troppo facile in questi momenti. L’assenza per 6 gare di Rins, infortunato, ha spostato tutta la responsabilità sulle spalle di Iannone. Ma pubblico e critica sono impietosi. E parte la caccia al responsabile occulto, che secondo le malelingue sarebbe la storia d’amore con Belen. Troppo famosa e ingombrante per chi ha bisogno di concentrazione in pista. I conti non tornano, e i risultati neppure, per un pilota di classe come Andrea che in questa stagione non sta ottenendo quanto si aspettavano da lui in casa Suzuki.