Va all'asta una delle rarissime Porsche 959 Sport

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959

Andrà all'asta a Parigi una delle sole 29 Porsche 959 in allestimento SPORT mai prodotte. Per assicurarsela saranno necessari almeno 1,6 milioni di euro. Vale la pensa saperne di più di questa macchina fantastica

Torniamo per un attimo alla seconda metà degli anni ’80. Erano anni fantastici sotto il profilo delle novità automobilistiche, con due supercar su tutte a darsi battaglia: da un lato la Ferrari F40, l’ultima del Drake, con tecnologia derivata direttamente dalla Formula 1. Dall’altro, invece, la Porsche 959 che, nonostante non potesse vantare i canoni di leggerezza della Rossa, era dotata di una tecnologia di bordo davvero avanzata, nonostante utilizzasse un pianale non propriamente in linea coi tempi.

Dall’immortale sei cilindri boxer raffreddato ad aria venivano erogati 450 CV, trasmessi alle quattro ruote motrici. Dotata di sospensioni autolivellanti, la 959 vantava raffinati e ricercati interni in pelle. A scelta del cliente, tuttavia, era disponibile l’allestimento sport, che andava ad alleggerire il peso complessivo della vettura di circa 100 kg, eliminando vari optional come ad esempio l’aria condizionata.

La Porsche 959 sport poteva così raggiungere i 100 km/h da fermo in 3.6 secondi, prima di raggiungere una velocità massima di 328 km/h. Solo 29 clienti scelsero questa configurazione, a fronte dei 292 esemplari destinati alla vendita.

Per arrivare a superare le prestazioni della Ferrari F40, Porsche offrì nel 1988 degli upgrade prestazionali al propulsore, che poteva raggiungere così i 585 CV e i 340 km/h.

Proprio una di queste rarissime Porsche 959 sport è destinata ad un’asta diSotheby’s a Parigi. Per essere precisi, si tratta della numero 11, dotata di 515 CV e con un chilometraggio di poco superiore ai 18.000 km.

Originariamente l’auto era stata acquistata da un concessionario Porsche della California, noto per la passione per le corse, che la prese in consegna direttamente a Stoccarda girando poi per tutta l’Europa prima di tornare in America.

La base d’asta è stata fissata a quota 1,6 milioni di euro, ma il banditore si aspetta che la cifra possa raggiungere agilmente quota 2 milioni.

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