Alonso, prime prove libere a Indianapolis: è il più veloce

Motori

Biagio Maglienti

Fernando Alonso prende parte alla prima giornata di prove libere a Indianapolis (foto LaPresse)
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Lo spagnolo è sceso in pista con la sua McLaren Honda per la prima giornata di prove libere (riservata ai rookies) della 500 miglia, stampando subito il miglior tempo. Fernando punta a migliorare la traiettoria, per arrivare più vicino al muretto all'uscita delle curve

Prendi un aereo e catapultati negli States, magari dopo aver corso un Gran Premio in Spagna e difeso un "onore sportivo" con le unghie e con i denti. Portando infine sotto la bandiera a scacchi, quella che avrebbe dovuto essere la bandiera della riscossa (e che in realtà non lo è stata), ovvero la Mclaren. Fernando Alonso rischia di diventare l'uomo, il pilota dell'impossibile. Il piota che per riscattare una stagione, s'inventa un Ironman a quattro ruote, di quelli difficili da scordare.

Finito quindi il Gran Premio di Formula 1 a Barcellona, è salito con il fido Zac Brawn su un jet privato e alla mattina alle nove, orario Indy, era in pista con la sua Mclaren Honda, pronto a ritrovare l'ovale del "riscatto". Ancora in pista come rookies, sventolando con orgoglio la bandiera dell'esordiente, ha stampato il miglior tempo. Poi, superato l'ennesimo test, si è catapultato nella mischia, con tutti gli altri ben figurando e portando una ventata di novità, curiosità e (perché no) invidia.

Nei prossimi giorni Alonso imparerà a migliorare la traiettoria, a volare più vicino al muretto all'uscita delle curve e a migliorare ancora la sua velocità. E poi ci sarà domenica 21 maggio, prima della gara con la G maiuscola. La giornata più importante, quella che garantirà a Fernando Alonso da Oviedo di stare tra i primi 9 o tra quelli che inseguono. Le qualifiche che contano saranno alle 17 italiane e lo collocheranno tra i primi nove che si rigiocheranno il tempo o tra quelli, dopo i dieci, ovvero i meno veloci. Importante per lui stare tra i primi nove, perché dopo una settimana sarà alla partenza di una gara da protagonista o da inseguitore e 800 chilometri inclinati sul banking di Indianapolis non sono uno scherzo, soprattutto se a dargli fastidio ci saranno quelli che a Indianapolis sono di casa, quelli che ci corrono da una vita.