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NBA, Charlotte vince contro Toronto 113-78

NBA
Kemba Walker, protagonista con i suoi 32 punti nel successo degli Hornets contro i Raptors (Getty Images)
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Gli Charlotte Hornets travolgono 113-78 i Toronto Raptors e conquistano finalmente il successo contro una squadra di vertice della Eastern Conference

Gli Charlotte Hornets si lasciano definitivamente alle spalle il periodo difficile (costellato da ben cinque sconfitte consecutive), vincendo 113-78 contro i Toronto Raptors e allungando così al settimo posto della Eastern Conference. Non poteva esserci modo migliore infatti per rilanciare la propria corsa playoff che conquistando una vittoria contro un top team; cosa che ancora non era riuscita ai ragazzi di coach Clifford, reduci da uno 0-7 nelle sfide contro Cleveland, Toronto e Boston. “Abbiamo ascoltato più volte le critiche riguardo al fatto che non riuscissimo a vincere contro le squadre in testa alla classifica a Est”, commenta Kemba Walker. “Sapevamo che per farlo dovevamo giocare con la massima intensità già dalla palla a due e finalmente ci siamo riusciti”. Parole da leader per il numero 15 che con i suoi 23 punti di media continua a sognare un posto da riserva all’All Star Game di New Orleans.

Walker All Star - Una chiamata che dopo la gara di questa notte meriterebbe ancora di più, visti i 16 punti cruciali realizzati nel solo terzo quarto, quello in cui gli Hornets hanno piazzato come al solito il parziale che gli ha regalato il successo. Un 33-15 che li ha portati sul +25; margine che poi ha rapidamente superato i 30 punti, concedendo la possibilità allo stesso Walker di riposare per tutto il quarto periodo. "Con la sua rapidità e velocità nell’attaccare il ferro ha determinato il ritmo del match – commenta coach Dwane Casey -, noi avremmo dovuto provare a raddoppiarlo e a non concedergli tutto questo. Evidentemente non ci siamo riusciti”. Alla fine sono 32 i punti del prodotto di UConn, con 11/16 al tiro, sei triple e otto assist. Il tutto in soli 29 minuti contro una delle migliori squadre NBA. “Se non è un All Star questo” verrebbe da pensare.

Sei per il Beli – Non solo Walker a guidare Charlotte, in una serata in cui sono ben sei i giocatori degli Hornets che chiudono il match in doppia cifra. Tredici punti per Nicolas Batum con sei assist, ma soprattutto 16 con 8 rimbalzi per un super Frank Kaminsky in uscita dalla panchina: “So che quando sta per entrare in campo è pronto a darci qualcosa – commenta coach Steve Clifford -. Lo scorso anno la nostra forza è stata la profondità della panchina. Abbiamo bisogno che tutti diano un contributo e questo è quello a cui dobbiamo puntare”. Dalla panchina esce anche Marco Belinelli, che chiude il match con sei punti in 22 minuti di utilizzo.

Spina staccata - Chi invece a differenza di Walker alla partita delle stelle sa già di esserci è DeMar DeRozan, che certamente avrebbe voluto festeggiare la sua convocazione nel quintetto titolare dell’Est con un altro tipo di risultato. Ventitré punti per lui in una serata in cui i canadesi stentano offensivamente, tirando col 33% dal campo, il 23% da tre e chiudendo con soli 78 punti a referto, il minimo alla voce “punti realizzati” di questa regular season. Il secondo ko consecutivo dopo quello arrivato contro i Sixers che riavvicina nuovamente i Celtics, distanti una partita e mezza dal loro secondo posto. Ben più lontani in classifica invece sono i Brooklyn Nets, ma non dal destino degli Charlotte Hornets che in back-to-back questa notte affronteranno la squadra newyorchese: “Andiamo a giocare contro un avversario che l’ultima volta ci ha rifilato 120 punti – raccomanda coach Clifford -, questa sarà una delle partite che determineranno che tipo di squadra vogliamo essere”.