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NBA, Harden: 39&canestro della vittoria su Denver

NBA

Selvaggia "sparatoria" da wild-wild-west tra Rockets e Nuggets, decisa dal canestro di un James Harden da 39 punti. Uno in meno (38) ma massimo in carriera per Gordon Hayward, coi suoi Jazz però sconfitti. Boston regola Washington nella sfida per il secondo posto a Est

Houston Rockets-Denver Nuggets 125-124 – “Ho corso così veloce che mi pareva di essere Usain Bolt”. Un’esagerazione, certo, ma le parole di James Harden raccontano al meglio l’ultimo, rocambolesco possesso della gara, che ha visto il n°13 dei Rockets – non certo conosciuto per la sua velocità – recuperare il pallone sotto il proprio canestro e andare in coast-to-coast quasi indisturbato fino all’estremo opposto del campo, per depositare con un lay up i due punti della vittoria a 2.4 secondi dalla sirena finale. Harden si ferma soltanto vicino alla 20^ tripla doppia stagionale, chiudendo con 39 punti, 11 assist e 7 rimbalzi, così come a Denver sorte analoga spetta a Nikola Jokic, autore di 22 punti, 13 rimbalzi e 8 assist, in una serata da massimo in carriera (28 punti con 10/16 al tiro) per Gary Harris, con anche 24 dalla panchina e 4/5 da tre per Will Barton. I Rockets, oltre a Harden, portano tutto il quintetto in doppia cifra ma hanno il loro secondo miglior realizzatore in Eric Gordon dalla panchina, autore di 18 punti. Precisi come al solito da tre punti (17/38, 44.7%), sfruttano le 21 palle perse di Denver (ne commettono invece solo 12) per segnare 27 punti.

Boston Celtics-Washington Wizards 110-102 – “Sapevamo che sarebbe stata una di quelle notti e ci siamo preparati per un match fisico. Contro gli Wizards è sempre così, pieno di trash talking e scontri. Siamo dei giocatori di basket, amiamo partite del genere, un coinvolgimento del genere. Allo stesso tempo siamo riusciti a essere intelligenti e a fare un gran lavoro”. Parole e musica di Isaiah Thomas, miglior realizzatore del match con i suoi 25 punti, decisivi in un successo mai in discussione nella seconda metà di gara. I Celtics pareggiano così la serie stagionale sul 2-2 e soprattutto allungano in classifica al secondo posto, raggiungendo le due partite e mezzo di margine proprio su Washington. John Wall e Bradley Beal combinano per 35 punti, ma non bastano a evitare la quarta sconfitta nelle ultime cinque gare subita dai capitolini. “Nessun colpo proibito, nessuna giocata sporca – commenta Wall -, soltanto due squadre che hanno giocato in maniera fisica con l’obiettivo di prendersi la seconda piazza a Est”. Una flessione naturale al termine di una lunga rincorsa quella degli Wizards, che non deve preoccupare ma che deve portare almeno a una riflessione in vista del finale di stagione.

L.A. Clippers-New York Knicks 114-105 – Sopra già di 10 all’intervallo (63-53) i Clippers spezzano la partita in due nel terzo quarto, dominato con un parziale di 34-19 che li porta a +25 e chiude di fatto la gara, anche se New York – con le riserve ormai in campo – riesce a risalire fino al -7 nel finale. Protagonista della facile vittoria dei losangeleni è Blake Griffin, che segna 8 dei primi 10 tiri e chiude a quota 30 con 12/19 dal campo, aiutato dalle doppie doppie di Chris Paul (13 punti, 13 assist) e DeAndre Jordan (14 punti e 10 rimbalzi). Per New York, alla settima sconfitta nelle ultime nove (perse 30 delle ultime 41) è Kristaps Porzingis il migliore di serata con 18 punti e 11 rimbalzi, altri 18 arrivano da Derrick Rose e 16 da Carmelo Anthony. Clippers ora vicini alla quarta piazza a Ovest, a una gara sola di distanza da Utah.

Indiana Pacers-Utah Jazz 107-100 - I Pacers proseguono senza soluzione di continuità ad alternare vittorie e sconfitte da un mese a questa parte. E quindi, dopo il ko contro i Raptors, ecco che arriva puntuale la vittoria ai danni degli Utah Jazz, nonostante un Paul George da 0/8 dal campo nel primo tempo. Alla fine sono 19 per lui, 16 per Myles Turner e soprattutto 21 per Jeff Teague, segnati in faccia a quello che fino allo scorso anno occupava il suo ruolo, un George Hill da 16 punti ma impreciso dall’arco (0/7). Il miglior realizzatore di serata però è Gordon Hayward, il quale va aggiungersi alla lunga e ricca lista di giocatori che hanno segnato il loro massimo in carriera in una gara persa. Il prodotto di Butler ne mette 38 tirando 16/24: tanti, ma non abbastanza per evitare la terza sconfitta consecutiva ai Jazz, che conservano una sola gara di vantaggio sui Clippers.

Orlando Magic-Philadelphia 76ers 112-109 OT – Sulla carta era di gran lunga la sfida meno appetibile dell’interessante notte NBA, ma alla fine quella tra Magic e Sixers si è rivelata come la partita più avvincente ed equilibrata, risolta dopo un tempo supplementare nonostante il +17 toccato da Philadelphia a cavallo tra secondo e terzo quarto. I padroni di casa infatti ritornano prepotentemente in corsa guidati dai 26 punti e 13 rimbalzi di Nikola Vucevic e da un quintetto tutto in doppia cifra alla sirena finale. Nella confusione che decide l’incontro negli ultimi minuti, alle triple spesso sbagliate dai Sixers rispondono i Magic dalla lunetta, freddi e bravi a conquistare un successo tanto bello quanto inutile ai fini di una classifica che non ha più niente da dire.