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NBA: LeBron supera Shaq, ma i Cavs perdono ancora

NBA

I Chicago Bulls battono per la quarta volta in altrettante gare i Cleveland Cavaliers, vincendo 99-93 grazie ai 28 punti di Nikola Mirotic e a un ottimo Rajon Rondo. James segna 26 punti che gli permettono di superare Shaquille O'Neal al settimo posto della classifica dei migliori realizzatori all-time 

Chicago-Cleveland potrebbe essere un possibile accoppiamento al primo turno di playoff. Il condizionale al momento è d’obbligo perché i Bulls sono ancora a una partita di distanza dall’ottavo posto dei Pacers e i Cavs faticano a mantenere la vetta della Eastern Conference nel testa a testa con Boston. Evitare la squadra dell’Illinois non sarebbe poi così male per i campioni NBA, battuti questa notte da Chicago 99-93 per la quarta volta in altrettanti incroci stagionali. Il segreto, almeno per quel che riguarda le partite casalinghe, sta tutto nei passaggi televisivi dei match. I Bulls infatti non perdono allo United Center in diretta nazionale dal 21 febbraio 2013; un’assurdità se si pensa a quanto rapsodici e incostanti siano stati i risultati degli ultimi anni della squadra dell’Illinois e soprattutto tenendo conto che quelle sfide solitamente sono incroci con squadre di prima fascia. Sul Chicago Tribune in maniera provocatoria (ma non troppo) ci si chiede: “Ogni volta che Chicago gioca in diretta tv nazionale succedono cose bizzarre. Ma battere Cleveland in regular season può ancora ritenersi come qualcosa di eccezionale?”. 

Un mese da incubo - A Cleveland non vorrebbero mai rispondere a una domanda del genere, felici soltanto del fatto che marzo è finalmente finito. Un mese riuscito nella difficile impresa di essere peggiore rispetto a quello di gennaio (chiuso con 7 vittorie e 8 sconfitte), con il record di 6-10 migliorabile soltanto parzialmente dalla sfida casalinga di questa notte contro i Sixers. Perse dunque le ultime tre gare in fila, cinque delle ultime sette, ma coach Tyronn Lue non sembra avere dubbi e continua a predicare calma: “Abbiamo dovuto affrontare diversi alti e bassi in stagione, ma non possiamo che essere fiduciosi. Siamo la migliore squadra NBA e dobbiamo iniziare a giocare per farlo sapere anche agli altri. Per qualsiasi altra squadra batterci quattro volte in un incrocio al meglio delle sette non sarà facile”.

Superato Shaq - Non il momento migliore quindi per celebrare un traguardo storico, come quello raggiunto da LeBron James a 4 minuti e 28 secondi dalla fine, grazie a uno dei due tiri liberi che lo hanno portato oltre quota 28.596: superato Shaquille O’Neal al settimo posto della classifica realizzatori ogni epoca. “Non mi interessa nulla del traguardo raggiunto. Siamo in una situazione complicata, ma non posso recriminare sullo sforzo e sull’impegno che tutti hanno mostrato in campo. Dobbiamo venirne fuori e sono il primo a dover fare di tutto per riuscirci”, chiosa il numero 23 al termine di una gara da 26 punti, 10 rimbalzi e 8 assist, utili a inizio gara per allungare sul +9 all’intervallo lungo, ma non sufficienti per limitare il ritorno in partita dei padroni di casa, che chiudono il secondo tempo tirando con il 51.2% dal campo. Le partite, come i titoli, si vincono con la difesa.

Il miglior Rondo dell’anno – Merito anche delle qualità e dei canestri dell'attacco dei Bulls, guidato dal miglior realizzatore di serata, Nikola Mirotic, che replica per la terza volta nelle ultime quattro gare il suo massimo stagionale: 28 punti, ancora una volta realizzati grazie a un convincente 6/11 dall’arco. Il numero 44 diventa così il primo giocatore nella storia dei Bulls a segnare almeno sei triple in due partite consecutive. “Sto vivendo un periodo magico: sento che ogni conclusione che prendo è quella giusta e può finire in fondo alla retina. I miei compagni sapevano che ero caldo e hanno cercato in tutti i modi di servirmi il più spesso possibile”. Assieme a lui anche Jimmy Butler, protagonista con 25 punti, 6 rimbalzi e 5 assist nonostante il colpo all’occhio subito a 2:20 dalla fine del primo tempo dopo uno scontro involontario da Iman Shumpert. “Non ho visto nulla per un minuto - racconta il numero 21 -, dopo i trattamenti in spogliatoio sono riuscito a tornare in campo e a proseguire in qualche modo”. A completare il lavoro ci ha pensato poi Rajon Rondo, tornato a essere nei 36 minuti trascorsi sul parquet il tuttofare dei tempi d’oro (merito anche della connivente difesa di Cleveland), che si ferma non troppo distante dalla tripla doppia più per "colpa" dei punti che non dei rimbalzi, chiudendo con il massimo stagionale a quota 15 assist. “Rondo ha ripetutamente spaccato in due la nostra difesa: sono anni che fa questo tipo di lavoro”, ha commentato a fine gara LeBron James, che in un siparietto molto particolare ha ricevuto il cinque dopo un libero sbagliato anche dall'ex playmaker dei Celtics. “Qualora dovessimo raggiungere i playoff, le nostre partita andrebbero in onda su TNT”, chiosa con un sorriso Rondo. In quel caso ci sarebbe anche il fattore campo dalla parte dei Bulls.