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NBA, Portland quasi ai playoff con i 59 di Lillard

NBA

Con 9 triple a segno il leader dei Blazers guida i suoi alla vittoria 101-86 su Utah e li avvicina ai playoff, distanti ora solo una vittoria (o una sconfitta di Denver). Per la point guard di Portland il massimo in carriera coincide anche col nuovo record di franchigia (battuti i 54 di Damon Stoudamire)

Portland ha cambiato marcia per inseguire l’obiettivo playoff (8 vittorie nelle ultime 10 partite) e al volante dei Blazers si è seduto Damian Lillard. Nella gara contro Utah, vinta da Portland 101-86, la point guard agli ordini di coach Stotts ha segnato 26 punti nel solo primo quarto (contro i 20 di tutti i Jazz), è rimasto all’asciutto nei sei minuti disputati nel secondo per poi far segnare una ripresa da 33 punti, chiudendo col suo nuovo massimo in carriera, 59 punti (8 in più del precedente primato personale) e infrangendo anche il record di franchigia, appartenuto a Damon Stoudamire con 54 punti. Per il prodotto di Oakland una serata speciale soprattutto dall’arco, dove ha chiuso con 9/14, in una prestazione da 18/34 al tiro e con gli unici due errori ai liberi (14/16) arrivati nell’ultimo viaggio in lunetta, a precludergli l’obiettivo dei 60 punti personali invocato a gran voce dal pubblico del Moda Center, che per tutta la serata ha scandito cori di “M-V-P, M-V-P” verso la propria superstar. Si tratta della 27^ prestazione con almeno 30 punti per Lillard (ennesimo record di franchigia) a cui ha aggiunto anche 6 rimbalzi e 5 assist, e del suo terzo cinquantello in carriera, prestazione che lo rende il decimo giocatore NBA a toccare quota 50 in questa stagione, record assoluto nella storia della lega. Con la vittoria sui Jazz ora a Portland manca un solo successo nelle due gare restanti di regular season (o una sconfitta dei Denver Nuggets) per assicurarsi l’accesso alla postseason, che segnerebbe l’eliminazione della squadra di Danilo Gallinari. 

Doppia sconfitta per i Jazz

Travolti dal primo quarto stellare del playmaker dei Blazers, la reazione dei Jazz arriva in una seconda frazione nella quale Utah tiene i padroni di casa a soli 14 punti, rientrando in partita e chiudendo il primo tempo sotto solo di 6 punti (48-42). La gara poi si indirizza definitivamente a favore di Portland nel terzo periodo, chiuso 29-18 da Lillard e compagni, che poi negli ultimi 12 minuti controllano la gara e infliggono ai Jazz solo la seconda sconfitta nelle ultime sette gare, nonostante i 21 punti di Gordon Hayward e l’ennesima doppia doppia di Rudy Gobert (13 punti con 11 rimbalzi). Per Portland, solo un giocatore in doppia cifra oltre a Lillard, ed è un Maurice Harkless da 6/7 al tiro per 12 punti, mentre chiude con soli 9 punti e 4/20 al tiro C.J. McCollum. La sconfitta di Utah, associata alla contemporanea vittoria dei Clippers a San Antonio, mette nei guai gli uomini di coach Snyder che ora si vedono raggiunti da Chris Paul e compagni al quarto posto a Ovest (49-31 l’identico record delle due squadre), con L.A. a detenere il vantaggio negli scontri diretti, avendone vinti 3 su 4.