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NBA Finals, chi paga la multa a Dahntay Jones? I tifosi dei Cavaliers

NBA
Jones_James

Dopo il fallo tecnico fischiato contro di lui in gara-4, sale a quota 9.000 dollari l’ammontare delle multe da pagare per Dahntay Jones in questi playoff. Una cifra non di poco conto per un giocatore che in questa stagione porterà a casa 9.127 dollari totali di stipendio…

Nel mondo dorato della NBA, c’è anche chi per devozione al proprio Re si ritrova a combattere ogni giorno per quattro spicci. Dahntay Jones nelle ultime stagioni ha sempre risposto presente alle chiamate d LeBron James; una scelta sotto molti aspetti facile (visto l’anello che è riuscito a mettersi al dito lo scorso anno), ma che spesso e volentieri si è rivelata costargli più del previsto, non tanto e non solo a livello di energie fisiche e nervose. Il portafoglio del dodicesimo uomo a roster dei Cavs è stato messo più volte duramente alla prova dalle sanzioni che la NBA ha comminato contro di lui, reo di avere una lingua un po’ troppo lunga e di parlare alle volte a sproposito, non sempre in grado di tenere a freno la propria emotività e carica agonistica. In fondo un veterano serve anche a questo, a dare la scossa quando necessario. Tanto, in caso di difficoltà, paga LeBron, come già accaduto dopo i due falli tecnici che si è visto fischiare contro i Toronto Raptors durante le semifinali della Eastern Conference del mese scorso. Al tempo James però lo aveva avvisato: “Ho detto a Dahntay ‘Adesso ne ho abbastanza: questa è l’ultima volta che pago le tue multe’. Per questo, dopo l’ingenuo fischio subito in gara-4 dopo il battibecco con Kevin Durant, i 3.000 dollari di multa adesso dovrà pagarli lui. Non una cifra da poco per un giocatore che in questa stagione guadagnerà 9.127 dollari in totale, visto che i contratti NBA sono proporzionali al numero di giorni di regular season disputati con una squadra. E lui ai Cavs ne ha trascorso soltanto uno prima che iniziasse la post-season.

La lite con Durant e la colletta dei tifosi

È lo stesso Jones a raccontare quanto accaduto con Durant: “Ero al mio posto e lui si è rivolto verso di me con tono dispregiativo. A quel punto ho semplicemente risposto e mi sono beccato un tecnico. Ok, ho capito che tutti sono innamorati delle superstar: fa tendenza essere d’accordo con loro e tutelarle”. Giusto o sbagliato che sia in molti hanno sottolineato come in realtà il numero 30 di Cleveland (che ancora non ha messo piede in campo in queste Finals), avrebbe potuto tranquillamente risparmiarsi quella scenata. “Avete visto quante volte succede che Draymond Green dice di tutto a Tristan Thompson mentre gli arbitri gli voltano le spalle? Non appena rivolgono lo sguardo da un’altra parte, inizia a commentare e a dire qualsiasi cosa”. Adesso però il problema non è il numero 23 dei Golden State Warriors, ma il dover mettere mano al conto in banca senza l’intervento di James. Per questo motivo i tifosi dei Cavaliers hanno deciso di fare una raccolta di fondi online per il giocatore, provvedendo poi a devolvere in beneficienza tutto ciò che verrà eventualmente accantonato oltre la cifra necessaria. Ricky, il fan che ha messo in piedi il crowdfunding, ha sottolineato come “Nessuna squadra nella storia della NBA ha recuperato una gara di finale dopo essere stata sotto 1-3 senza Dahntay Jones in panchina”, giocando un po’ con la scaramanzia e un po’ con lo sfottò. Una petizione che ha coinvolto tutti e che è arrivata anche a Richard Jefferson che non ha perso l’occasione per prendere in giro il proprio compagno di squadra via Snapchat. Come sottolineato nel link della raccolta fondi: “Tutti sanno che i giocatori NBA dispongono di conti in banca molto ricchi, ma i Cleveland Cavaliers devono essere riconoscenti a Jones. Anche perché non hanno mai vinto un titolo NBA senza averlo in panchina”. Perché dunque correre utili rischi per soli 3.000 dollari?