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NBA, Blake Griffin paragonato… ai più grandi della storia!?

NBA
La parte superiore della maglia in cui è incluso Blake Griffin (Foto di @MarcJSpearsESPN)
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Dopo l’incontro per il rinnovo, i dipendenti dei Clippers hanno indossato delle magliette in cui il giocatore franchigia veniva accostato a pionieri del calibro di Muhammad Ali, Martin Luther King, Nelson Mandela e Barack Obama. Ma perché?

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Se, come dice il detto, “in guerra e in amore tutto è lecito”, dovreste vedere cosa fanno le franchigie NBA durante la free agency. Le vie per convincere un giocatore a firmare un contratto sono realmente infinite: e se a volte può essere utile utilizzare i social network, altre volte si deve anche correre il rischio di apparire ridicoli per solleticare l’ego dei giocatori. Gli L.A. Clippers, dopo aver perso Chris Paul, non potevano permettersi di perdere anche Blake Griffin, e per questo hanno messo in piedi una presentazione per la quale non si è badato a spese, con tutta la dirigenza e i giocatori più importanti presenti. Soprattutto, è emerso un dettaglio esilarante: dopo l’incontro, tutti i dipendenti dei Clippers hanno indossato una maglietta in cui l’immagine di Blake era associata a quelle di Muhammad Ali, Barack Obama, John Fizgerald Kennedy, Martin Luther King Jr., Nelson Mandela, Albert Einstein, Michael Jackson, Mahatma Gandhi e Abraham Lincoln. Come se non fosse già abbastanza assurdo, sotto i loro volti è stata messa la scritta “L.A. Pioneers”, i pionieri di Los Angeles – anche se pochi di loro hanno una reale connessione con la città e alcuni nemmeno probabilmente ci hanno messo piede. La maglietta, condivisa su Twitter dal giornalista di The Undefeated Marc Spears, è stata accolta con ilarità per l’assurdità dei paragoni tra Blake Griffin (un cinque  volte All-Star e a tutti gli effetti un ottimo giocatore di pallacanestro, certo) e alcuni degli uomini che più hanno avuto impatto nella storia contemporanea. Un successivo tweet di Spears ha chiarito che una versione della maglietta senza Blake era stata data ai giocatori a inizio anno per incoraggiarli a “vivere come quelli ritratti”, cercando di lasciare un marchio nella storia (Doc Rivers l’ha indossata in più di un’occasione come tecnica motivazionale). Una spiegazione che non spiega del tutto il motivo dell’inclusione di Griffin, se non come “inside joke” che però non è stato del tutto compreso al di fuori della franchigia, come dimostrano le reazioni sui social.