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NBA: Clippers, fascite plantare per Teodosic. Tempi di recupero incerti

NBA

Il rookie 30enne ex CSKA Mosca è uscito claudicante dal campo contro i Suns, dopo che un colpo al piede sinistro aveva posto fine anticipatamente alla sua gara. La fascite plantare riscontrata dagli esami costringerà coach Doc Rivers a rivedere le sue rotazioni

Le immagini in presa diretta avevano già fatto pensare al peggio, ma la conferma è arrivata soltanto nelle ultime ore: Milos Teodosic resterà fuori a tempo indeterminato a causa della fascite plantare al piede sinistro che lo ha costretto a uscire dal parquet pochi minuti prima del termine della seconda frazione nella sfida vinta senza troppi problemi dai Clippers contro i Suns (che, anche in ragione di questo, hanno deciso di licenziare coach Watson). Un infortunio subìto durante la lotta a rimbalzo d’attacco, a caccia della carambola successiva a un errore da tre punti di Danilo Gallinari: la point guard serba è rimasta in mezzo alla ressa, ricadendo sul piede di Devin Booker e rovinando a terra morso dal dolore. Coach Doc Rivers è stato uno dei primi a catapultarsi in campo per verificare le sue condizioni, aiutando poi il suo giocatore a uscire a braccia dal campo. Arrivato negli spogliatoi, l’esame ai raggi-X ha escluso fratture, senza però rassicurare più di tanto sulle condizioni di Teodosic. Gli ultimi controlli infatti hanno confermato il problema, non potendo per infortuni di questo tipo pianificare in alcun modo dei tempi certi per il ritorno in campo. “Gli auguro il meglio – commenta DeAndre Jordan -, ma se il suo piede non è ok, chiunque verrà chiamato in causa al suo posto deve farsi trovare pronto. Questo è il motivo per cui abbiamo un roster così profondo. Abbiamo tanti ragazzi in grado di scendere in campo e darci una mano, la speranza è che tutto vada per il meglio”.

Rivers, Williams e i rookie: Doc a caccia di alternative

Coach Rivers ha quindi iniziato le manovre di assestamento, provando a ridisegnare una rotazione all’interno della quale potrebbe entrare Jawun Evans, aggiunto in rosa nelle ultime ore, oltre a Sindarius Tornwell, l’altro rookie già abile e arruolato a disposizione. Il maggiore indiziato a prendere il posto in quintetto di Teodosic resta Austin Rivers, che ha superato senza troppo affanno il problema al gluteo durante la fase di preparazione alla stagione e che adesso è chiamato a fare un deciso passo avanti. Il figlio del coach infatti ha iniziato non nel migliore dei modi in una stagione in cui i losangelini sono riusciti a portare a casa due successi. Rivers, a differenza dei compagni, ha stentato: 3/18 dal campo e 0/5 dall’arco, chiudendo con un modesto 16% al tiro i 60 minuti scarsi trascorsi sul parquet. Lui, Lou Williams e Patrick Beverley sanno di essere chiamati adesso a fare un ulteriore passo in avanti, dovendo sopperire a questa assenza: “Se giochi nel ruolo di guardia adesso, sarai costretto a fare molta attenzione alla gestione dei falli durante il match – racconta l’ex giocatore dei Rockets, compagno di squadra di Teodosic nella sua parentesi europea -. Il nostro sistema è pensato per avere sempre due giocatori di quel tipo in quintetto. Sono dispiaciuto per lo sfortunato infortunio capitato al mio amico… Non sappiamo bene quanto a lungo resterà fuori, ma a noi tocca soltanto augurargli il meglio e non far rimpiangere in alcun modo la sua assenza. Per questo i nuovi ragazzi, sia Jawun che Sindarius, devono farsi trovare pronti. È una grande opportunità per loro”.