Milano Marathon, leone o gazzella? Stavolta non importa

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La partenza della Milano Marathon alla quale oltre agli atleti veri hanno partecipato personaggi dello sport e dello spettacolo
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SKY.IT ha seguito da vicino le fasi della corsa meneghina che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Susanna Messaggio, Giacobbe Fragomeni e Davide Cassani in un mix di colori ed entusiasmo. Alla fine hanno vinto i soliti keniani. GUARDA IL VIDEO

di AUGUSTO DE BARTOLO

Milano dorme ancora quando l'odore dell'olio canforato comincia a aleggiare intorno a Piazza Castello. Spuntano i primi colori in una domenica di fine novembre che definire polare è un eufemismo. C'è gente, nella metropolitana e a piedi, sacca in spalla, pettorale in mano, direzione partenza. Il grande giorno è arrivato, la Milano Marathon è pronta a riscaldare l'aria gelida, l'entusiasmo è dilagante e fa nulla se, alla fine, la gara sarà una roba a tre per soli keniani. La goccia d'azzurro è assicurata da Anna Incerti che regala un sorriso sotto il traguardo della competizione femminile. Ma non è questo il punto: gran parte del gruppo è venuto qui per partecipare, sono i personaggi dello spettacolo e dello sport, più in generale, ad attirare attenzione. C'è Susanna Messaggio, provetta maratoneta, a lanciare il motto: "Importante è esserci", ma c'è anche chi, come il campione di pugilato Giacobbe Fragomeni non ha proprio voglia di andare ko contro nessuno: "Leone o Gazzella? Leone....", ovviamente.

Quarantadue chilometri e centonovantacinque metri sono tanti da smaltire, molti meno, però, rispetto a quelli che Davide Cassani ha percorso, per una carriera intera, in bici. Nessun capitano da aspettare, nessun direttore sportivo da assecondare, sull'ammiraglia, questa volta, non ci sarà nessuno, la sfida è a piedi e non in sella e, soprattutto contro se stesso: "L'obiettivo? 1 ora e 55 minuti", spara il buon Davide, peccato che, però, sarebbe record del mondo: "Volevo dire 2 ore e 55 minuti", che non è un primato, ma un crono di tutto rispetto. E se da lontano s'intravede l'ex arbitro Daniele Tombolini chiacchierare con il giudice di partenza, il perché della vita di ciascuno di noi sembra essere all’improvviso più chiaro, almeno fino al colpo di pistola quando i chilometri inizieranno a rosicchiare ossigeno e forze. Intanto si comincia a correre...leone o gazzella? Questa volta...non importa...